"Cerca nel frigo!! Muoviti" iniziai a ridere.
"Okay, ma ti giuro che fino ad ora non ne ho trovato neanche uno di budino..." disse lui ridendo.
Non mi ero mai accorta di quanto sia stupendo il suo sorriso.
Forse perché non ne ero mai stata la causa, o forse perché non gli interesso, o forse perché...
Okay basta. Devo smetterla.
Stò perdendo battiti. Se continua a sorridere in quel modo svengo.
"Ci sei Ginny?" interruppe i miei pensieri la sua splendida voce.
"Si certo, stavo pensando ad una cosa" sorrisi.
"Ho trovato i budiniiiiiiiiiiii" urlò lui, io guardandolo male, visto che mi ha appena ucciso un timpano risposi "Evviva ahaha".
"Comunque prima mi devi aiutare a mettere via le birre di ieri notte eh".
"Ma anche no" rispose lui ridendo.
Gli presi i budini che aveva in mano "Se non mi aiuti, non li mangi", corse in sala e prese tutte le birre, le buttò e poi tornò da me.
"Questa è la prima e l'ultima volta che lo faccio. E voglio che sia chiaro. L'ho fatto solo per i miei budini".
"Okay okay hahah".
Iniziò a mangiare i budini e li finì in un secondo ahaha, quanto è strano questo ragazzo.
"Ti stanno chiamando Ginny" mi disse lui.
Chiamata da: Mamma❤
Risposi e subito iniziò a mancarmi il respiro.
"Ciao.. Come stá andando lí?" disse lei.
"Và.. Molto bene" non voglio dirle niente per non metterle ansia ne niente.
"Vedi, non ti ho mai detto che lí a Milano ho conosciuto un uomo, mi è piaciuto da subito. Volevo fartelo conoscere in questi giorni, ma purtroppo il lavoro mi ha chiamata. Lui verrá lo stesso a casa nostra per conoscerti.
Comunque, mi manchi tanto piccola. Abbi cura di te, lo so che non è facile, ma torno presto vedrai.
Ora devo andare, ciao."
Non mi fece neanche rispondere che mise giú.
Dio. Lei sa quanto odio questo modo di fare. E poi.. Non voglio proprio conoscere questo nuovo uscente di mia madre. L'ultimo è stato una cosa orribile. Lo odiavo veramente.
Ecco. Ora vorrei che Mary fosse qui, accanto a me, per potermi abbracciare e consolare.
Perché lei è l'unica che mi capisce e che riesce ad aiutarmi in situazioni come questa.
Scrissi un messaggio a Mary spiegandole tutto e posai il telefono sul divano.
"Ben per favore vai via ora, ho bisogno di stare da sola".
"Cos'è successo?" chiese lui, "Niente tranquillo, non mi sento molto bene".
"Comunque mi piacerebbe che diventassimo amici" continuai poi per cambiare discorso.
"Non sarebbe male dai. Ciao Ginny. Se non ti senti bene, dirò ai ragazzi di non venire questa sera. Oggi sono particolarmente gentile, e poi, preferisco passare la serata da Mary", "Okay, ciao Benjamin".
Lui uscì da casa mia e io mi sdraiai sul divano.SPAZIO AUTRICE
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Comiéndote a besos |B.M.|
FanfictionAl cuor non si comanda ed effettivamente per Ginny era cosí, ma per Benjamin.. Dentro di lei c'era un cuore speranzoso mentre dentro di lui c'era un uragano.