Conti in sospeso

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Risposi e sentíi urlare.
Era mia madre.
"Ginny, dove sei?? Mi ha chiamata la preside. Torna subito a casa, mi sto spaventando. Come stai? Con chi sei? Tutto bene? Sei con ragazzi?
Ehm.. Io non sono a casa, okay? Però ci sono, per qualsiasi cosa.
Devo andare a Roma per una settima.. Ti voglio bene tesoro. Per te è un problema?? ".
"Mamma, calma. Allora.. a scuola è  successa una cosa che forse non doveva succedere, ma ti racconterò quando tornerai okay? Sto benissimo e sono a casa di Mary. Comunque non è  un problema per me.. ci sono abituata da anni. Ci vediamo quando torni.." risposi il piú in fretta possibile per poi fnire quella bruttissima chiamata.
"Ehi Ginny.." Mary mi abbracciò stringendomi forte.
"Cosa è  successo a scuola?"continuò lei.
Sbuffai e risposi frettolosamente "Problemi con la prof di psico..".
Si sedette e disse "Oh okay".

Mary
Sono ormai anni che accade ció con la madre per via del lavoro.
Io ogni volta la aiuto ad andare avanti, ma è  successa una cosa questa volta che solitamente non accadeva.
Lei solitamente non reagiva così nell'ascoltare quelle parole.
Dopo una ventina di minuti bussarono alla porta e Ginny andò ad aprire.
"Sei tu Ginny??" disse una voce maschile, "Perché? Cosa è  successo?" rispose lei.
Lui, a sua volta, rispose "Devi venire con me. Ora. Stai zitta e fai ció che dico."
Andai da Ginny e chiesi a lui "Ohh che succede qua?? Chi sei??".
"Oh niente, lei è  la mia ragazza, volevo parlarle" sorrise.
Mi sembra molto strano, lei non me ne aveva mai parlato.
Lui mi spinse e corse via sotto la grandine dopo che ebbe afferrato Ginny; Benjamin corse da me e mi aiutò ad alzarmi.

Ginny
"Ginny, smettila di opporti. Vieni." continuò a dirmi queste parole per tutto il tragitto.
In ogni caso, a quanto pare sono destinata a farmi la 'doccia' ogni volta che esco di casa... Detto sinceramente, che palle.
"Allora, un certo Rossi mi ha chiesto di portarti qua, presumo che arriverà fra poco, dice di volerti parlare." disse queste parole molto velocemente e poi se ne andò lasciandomi lì sotto la pioggia.
Mi guardai attorno e intravidi una sagoma.
La 'sagoma' si avvicinò sempre di piú e capìi chi era. Rossi.

Federico
"Ciao Ginny.
Sai perché sei quí?" le girai attorno.
"Sai, Rossi.. se me lo spiegassi, te ne sarei grata." disse ridacchiando.
"Supponiamo che mia madre conosca tua madre.. E che mi abbia detto che tua madre non ci sarà a casa per circa una settimana.. Come giá ti avevo detto, abbiamo dei conti in sospeso io e te.. Ed io, colgo l'occasione tesoro.
Ci si vede domani." le lasciai una borsa con dentro delle cose che doveva fare e le varie condizioni da rispettare.
Dopo averle consegnato la borsa, me ne andai.

Ginny
Presi la borsa e tornai a casa mia.
Appena entrai, lasciai la borsa sul tavolo e mi buttai sul divano, per poi addormentarmi subito dopo.

SPAZIO AUTRICE
Spero vi piaccia!

Comiéndote a besos |B.M.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora