La realtà

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Mi stavo divertendo tantissimo con lui, ma ad un tratto,  un fastidioso rumore mi disturbò. Era la sveglia, purtroppo stavo sognando! E fu cosí che il rumore che odio di più al mondo rovinò  la mia felicità.
Bello.. si torna alla solita vita.

Ah, quasi dimenticavo haha.. Mi chiamo Ginny, ho diciassette anni, ho i capelli di color marrone scuro e gli occhi azzurri, non sono molto alta e sono di origine spagnola.
Vivo a Milano insieme a mia madre e ad un bellissimo gattino.

Tornando a prima...
Come se non bastasse entrò  in camera mia madre, che con passo svelto, arrivò alla finestra e alzò le tapparelle, affinché i raggi del sole penetrassero.
"Mamma, lasciami ancora cinque minuti, per favore". Ovviamente rispose con un bruttissimo "No".
Uscì dalla stanza ricordandomi  "Tesoro, alzati dal letto e vieni a far colazione, che devi andare a scuola!".
Le risposi "E menomale che sono gli ultimi giorni di scuola, non ce la faccio piú". Mi alzai dal letto, presi i vestiti, corsi in bagno;  mi lavai e mi vestii.
"Sbrigati che il latte diventa freddo!" esclamò  mia madre, mentre usciva dalla cucina. "Arrivo" gridai.
Arrivai in cucina, feci colazione con latte e cereali e andai in bagno per lavarmi i denti e truccarmi.
Ma cosa vuole ora mia madre...
"Ginny, perdi l'autobus se non ti dai una mossa!", "Si mamma, lo so, tranquilla.. giuro che non ho due anni". Lì finì la mia conversazione con mia madre, fa sempre così lei, ma d'altronde  è  mia madre e le voglio un bene immenso.
L'autobus  passa tra cinque minuti, devo sbrigarmi.
Mi misi a correre con lo zaino in spalla ed arrivai giusto in tempo. Come al solito, incontrai le mie compagne di classe, "Ciao Ginny. Come stai?" mi chiese Marta, "Bene, tu?" le risposi sorridendo, "Molto bene grazie" ricambió il sorriso.
Quei dieci minuti di tragitto da percorrere, passarono molto in fretta tra chiacchiere e risate. Ma.. Mi sento osservata. "Ginny, Rossi ti sta fissando" mi sussurrò all'orecchio Samantha.
Okay, perché Rossi mi fissa? Mi ha sempre considerata una che non vale niente, una sfigata, e adesso mi fissa??
Chissà perché..
Va beh, ci penserò poi.
Arrivammo giusto all'apertura dei cancelli e perciò entrammo, salimmo le scale ed entrai in classe dando il 'Buongiorno' a tutti. "Buongiorno tesoro" rispose Cami, "Ma ciao" mi salutò  Simone. Posai per terra il mio zaino e mi appoggai al calorifero. 
"È arrivato il tuo principe azzurro" sussurrò Laura.  Sorridendo le risposi indicando Giulia "Ma smettila, non vedi che lui è  giá occupato con quella?".
Lei iniziò a ridere e perciò  mi misi a ridere anche io.
Vidi Benjamin entrare in classe e...

SPAZIO AUTRICE
Ed ecco la seconda parte!
Buona notte❤

Comiéndote a besos |B.M.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora