"Ciò che è diverso ci spaventa, perché non lo possiamo controllare."

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A quasi 60 anni dall'uscita di 'Il buio oltre la siepe', il razzismo è ancora un problema mai risolto. Col passare degli anni è diventato in qualche modo più sottile, cosicché è presente ma non ce ne accorgiamo. Chi di voi non ha mai sentito qualcuno pronunciare una frase del tipo: "Quel quartiere mi fa paura: è pieno di neri!", come se essere nero significasse essere un criminale? Ma non si parla solo di colore della pelle: "Lo vedi quello? È gay." Questo rende quella persona meno carina, o meno intelligente? Sono circostanze diverse, ma che presentano lo stesso problema di fondo: l'incapacità di lasciare agli altri la libertà di essere e agire come si vuole, purché questa libertà non intacchi quella di un altro individuo.
Ma da dove deriva il razzismo? Innanzitutto, dalla paura del diverso. Ciò che è diverso ci spaventa, perché non lo possiamo controllare. Come prevenirlo? I bambini. Ciò che mi ha colpito di più di questo romanzo è che le vicende legate alla causa di Tom, un nero condannato ingiustamente per violenza carnale, vengono narrate dal punto di vista di Scout, una bimbetta molto sveglia che non arriva ai 10 anni. Attraverso Scout risulta evidente il modo in cui le abitudini degli adulti influenzino negativamente i bambini. "Non voglio che Dill mi serva" dice Scout al suo cuginetto che ha appena affermato che la nonna vuole che, nonostante maschio, impari a cucinare. "Preferisco servirlo io." Scout non trova niente di sbagliato nel voler bene a un nero, perché cresciuta da una di loro e educata da un padre saggio e umano, ma trova scorretto che un uomo cucini per la propria donna perché a casa sua ha sempre badato Calpurnia alle faccende domestiche.
Questo è un piccolo esempio di come i pregiudizi mettono facilmente le radici nella mente dei bambini, che crescono credendo che tutto ciò sia giusto, e diventano adulti a cui viene naturale discriminare. Tutto ciò può essere evitato insegnando loro che nessuno e migliore di un altro per nascita, provenienza, cultura o colore della pelle.
Non ambiamo a una società perfetta, che mai esisterà, ma solo a una società che fa di meglio per rispettare il prossimo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 30, 2017 ⏰

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