«Hannah!» cado dal letto appena sento Cat che urla «Cat! Che ore sono?» chiedo assonnata «Le 3.12 del mattino» risponde lei allegra «Cat... Perchè diavolo mi hai svegliata alle 3.12 del mattino?» le chiedo quasi urlando «Andiamo a fare una piccola gita» dice «Dove?»
«Arkham Asylum»Arriviamo ad Arkham nel giro di pochi minuti ed entriamo di nascosto.
«Cat, mi spieghi perché mi hai portata qui?» le chiedo in un condotto dell'aria «In realtà solo perché devo vedere una cosa» risponde.
«H, I, J... K! Eccolo, Barbara Kean.
Ha bisogno di una riabilitazione di almeno 3 anni...» dice Cat, mentre con un pennarello cambia alcuni dati e rimette a posto la cartella. «Chi c'è?» urla qualcuno, così, nel panico decido di far scattare l'allarme anti incendio che libera i detenuti, così da far allontanare la guardia da noi «Corri Cat!» usciamo dalla confusione e quando credevamo di non trovare nessuno, vado a sbattere contro qualcuno «Ahi!» esclamo, dopo di che alzo la testa e incrocio lo sguardo di un ragazzo suppongo «Chi sei?» mi chiede con un mezzo sorriso «Che ti frega?» Rispondo «Hannah!» Mi chiama Cat, guardo il ragazzo e scappo lasciandolo li.«Cat e Hannah se la cavano ancora!» dico con un braccio intorno alle spalle di Cat e una bottiglia di birra in mano
«Per poco, tu sei anche rimasta lì a fissare quel tipo come fosse Dio sceso in terra» mi dice Cat seria «Aveva degli occhi verdi stupendi e i capelli credo fossero rossi» dico sognante «Capelli rossi? Ew, non mi piacciono quelli con i capelli rossi» dice ridendo Cat
«Ma sai chi è?» mi chiede «No, era buio, ho visto i capelli leggermente illuminati da una lampadina e gli occhi, per il resto era buio e caotico e non ho potuto vedere nulla» le spiego.Tornate a casa, ci rimettiamo a dormire e la mattina ci svegliamo verso le 11.20.
«Buongiorno Hannah. Cat» ci saluta mio padre «Giorno Gordon» «Hey papà» lo salutiamo
«Che fai oggi?» chiedo «Oggi devo andare con urgenza ad Arkham, i medici e gli psicologi mi hanno chiesto di Jerome» risponde prendendo delle carte, mentre Cat disinteressata prende del cibo dalla dispensa.
Penso per qualche secondo e poi chiedo «Possiamo venire?»
Mio padre mi guarda strano «Sai, mi interessa sapere come fai il tuo lavoro» mi giustifico «Basta che non fate casino»Arriviamo ad Arkham.
È strano, alla luce si vede quale posto triste, spoglio e noioso sia.
Entriamo e mio padre parla a dei medici suppongo, che chiedono a una guardia di portare Jerome in una stanza senza farlo uscire mentre mio padre parla con gli psicologi e i medici.«Cat. Ti va di andare a vedere Jerome?» le chiedo sorridendo, al che lei mi guarda storto, ma poi annuisce e ci dirigiamo verso la stanza.
Arriviamo davanti alla porta, sono nervosa, credo sia paura, ma non c'è motivo di averne giusto? Beh forse qualche motivazione plausibile ce l'ho. Guardo attraverso la finestrella posta sulla porta e lo vedo, quando si gira cerco di spostarmi subito, ma evidentemente non è servito
«Entra. Non ti mangio mica» dice con una risatina inquietante, io mi faccio coraggio ed entro, lasciando fuori Cat.La stanza è grigia ed illuminata solo da una lampadina, ci sono due sedie una di fronte all'altra, Jerome è seduto con una camicia di forza bianca che guarda a terra.
«Siediti» lo faccio. Appena mi siedo lui alza la testa con un sorriso e mi guarda.Io lo guardo. È semplicemente bellissimo, capelli rossi tirati indietro con del jel sui lati, occhi verdi tendenti all'azzurro e sorriso semplicemente stupendo ed inquietante.
«Jerome Valeska, piacere di conoscerti» mi dice allegro inclinando la testa
«Hannah... Gordon» dico timidamente
«Non dirmi che... No, sei la figlia di Jim?» dice per poi soffocare in una risata
«Cosa c'è di così divertente?» chiedo irritata «Pensavo che la figlia di James Gordon fosse una ragazza perfetta ed irritante. Tu sei irritante?- domanda con un tono di voce più basso- Non mi sembra» mi guardo i vestiti ed effettivamente do l'impressione di una scappata di casa. Pantaloni larghi e strappati, canotta bianca e giubbotto in pelle e no, non credo di essere irritante «Già, non lo sono» rifletto ad alta voce «Hai un'aria familiare... Hannah, Hannah, Hannah!- dice come se si ricordasse di qualcosa - No, non mi dice niente» dice «Però, ora che ci penso, ieri sera... Eri tu che mi sei venuta a sbattere contro?» cazzo.Era lui.
«Allora eri tu?» gli chiedo «In carne ed ossa. Ma sentiamo, che ci faceva la figlia di James Gordon ad Arkham di notte con Selina Kyle?» mi dice avvicinandosi a me con la sedia «Questioni personali.» gli spiego, al che lui annuisce «Vorrei farti un applauso, ma capisci, ho questa camicia che me lo impedisce. Brave, molto astute. E queste due ragazze così furbe riuscirebbero a far evadere anche un... Detenuto?» nel dire l'ultima parola si avvicina di più a me «Non credo» dico. Lui mette il broncio e si appoggia allo schienale «Parlami di te, Jerome» gli chiedo guardandolo negli occhi «Oh, beh, non c'è molto da dire, ho 18 anni e sono nato e cresciuto in un circo» dice «Ok, ma cos'è successo con tua madre? Cosa ti ha spinto ad ucciderla?» lui abbassa la testa e sorride, la rialza e inizia a spiegarmi tutto «Partiamo dal punto- si alza iniziando a girare per la stanza -Mia madre era una puttana, si faceva tutti, mentre il povero Jerome doveva stare chiuso nella sua roulotte fingendo che non fosse successo nulla, ma non puoi chiedermi di lavare i piatti mentre tu vai a sbatterti il clown che abita di fianco a noi!» disse urlando e iniziando a piangere accasciandosi a terra, al che mi alzo e mi inginocchio vicino a lui.
«Non serve piangere» gli dico sollevandogli il mento con due dita.
Non ho mai visto un ragazzo tanto bello, ha sempre lo stesso sorriso, ma gli stanno scendendo continuamente lacrime.
«Non me lo dai un bacio?» domanda con ancora le lacrime agli occhi «Perché dovrei darti un bacio?» domando stranita
«Consolazione? Che ne so io» alla fine non mi costa nulla, mi avvicino e gli do un rapido bacio all'angolo della bocca
«Quanti anni hai?» domanda di punto in bianco
«Sedici» rispondo.«Hannah! Che stai facendo?»
STAI LEGGENDO
In Love With A Killer || Jerome Valeska (In revisione)
FanfictionHannah Gordon è la figlia del poliziotto James Gordon. È una ragazza socievole, ha una vita piuttosto normale, fino a che non conosce un ragazzo.