4.La leggenda di Gammazita (CT-Sicilia)

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Si racconta che, nel 1278, Macalda Scaletta, bellissima e orgogliosa vedova del signore di Ficara, attirasse la corte di tutti i cavalieri francesi e siciliani.
Ella, tuttavia, era innamoratissima del suo giovane paggio Giordano, sfuggiva a tutte le proposte amorose.

Un giorno, però, Giordano vide la fanciulla  Gammazita, bellissima e di grande virtù, intenta a ricamare dinanzi alla soglia della sua casa e se ne innamorò perduramente.

L'amore dei due giovani destò le ire e la folle gelosia della perfia Macalda, che si accordò con il francese De Saint Victor per tendere loro un tranello: questi avrebbe dovuto far capitolare Gammazita e Macalda sarebbe stata sua.

De Saint Victor fece numerose imboscate, approfittando in particolare delle volte in cui Gammazita si recava ad attingere acqua alla vicina fonte.

Un giorno riuscì infine ad afferare la fanciulla, ma essa si divincolò dalla sua stretta e, non vedendo altra via di scampo, per il suo onore preferì gettarsi nel vicino pozzo.

Giordano, appreso quanto accaduto, in preda alla disperazione assalì il suo nemico, uccidendolo a pugnalate dinanzi al cadavere dell'amata.

La fine orrenda della fanciulla e la sua virtù destarono in tutti i catanesi profonda commozione e furono sempre citati come esempio del patriottismo e dell'onestà delle donne catanesi, mentre i depositi di ferro che creavano macchie rosse sulle pareti del pozzo furono spiegati tradizionalmente come tracce del sangue di Gammazita.

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