Capitolo 4

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Tutto era silenzioso. Niente emetteva suoni nella stanza, tranne il fuoco che scoppiettava nel camino. Il gruppo rimase immobile dinanzi al cadavere del maggiordomo e nessuno osò avvicinarcisi. Questo triste momento, però, ebbe breve durata, poiché interrotto dalla distruzione di un muro. Era stato Bane a romperlo, lanciandovi contro Batman, ferito e afflitto per la morte del suo maggiordomo. Selina, dopo un sussulto, corse a soccorrere il Cavaliere Oscuro.
Catwoman: Bruce!
Batman: Selina? Che ci fai qui?
Catwoman: Non è importante adesso. Vieni... A Bane ci penseranno gli altri.
Blue Beetle: Correte!
Bane si parò davanti agli eroi, più grosso e spaventoso che mai. Oliver si preparò alla battaglia, tenendo saldamente il suo arco, pronto a scoccare le sue frecce. Anche Dinah e Harley si misero in posizione, mentre Jaime si armò del suo braccio cannone. Bane cominciò ad avanzare e i suoi passi pesanti rimbombarono in tutto il soggiorno; Oliver fece una capriola in avanti e colpì il nemico con una freccia al napalm, mentre Black Canary lo indebolì col Grido del Canarino. Harley prese un candelabro e infilzò il piede di Bane, mentre Blue Beetle sparò un colpo con la sua arma. Sembrava che gli eroi avessero vinto, ma il loro avversario si rialzò, afferrò un divano e lo lanciò contro i quattro, che persero i sensi per il forte colpo. Selina stava guardando la scena nascosta dietro una parete, con Batman vicino.
Catwoman: Cazzo... Bane li ha appena travolti tutti con un divano. Dobbiamo fermarlo, Bruce.
Batman: Attiriamolo nella Batcaverna. Lì dovrei avere qualcosa per neutralizzarlo.
Catwoman: Dubito che funzionerebbe. Ho paura che invece di inseguirci, potrebbe uccidere i nostri compagni. Dobbiamo trovare un modo più efficace per sconfiggerlo.
Selina ci pensò un po', guardò attentamente il soggiorno e vide su un tavolino qualcosa che brillava. La donna guardò seria l'oggetto e si preparò a correre.
Catwoman: Ho un'idea... Laggiù c'è un coltello. Puoi tenere impegnato Bane e darmi il tempo di prenderlo per tagliargli il tubo del Venom?
Batman: Va bene.
Catwoman: Ok... Pronta quando lo sei tu.
Batman: Facciamolo.
Batman lanciò una granata fumogena contro Bane, che restò in balia della coltre di fumo. Catwoman corse verso l'arma, la prese e si nascose dietro a una poltrona. Aspettò il momento propizio per agire e poi, quando poté, fece un salto carpiato in avanti, recise il tubo del Venom e atterrò davanti al nemico, soddisfatta del gesto compiuto. Pian piano la stazza dell'avversario diminuiva e lui diventava sempre più stanco e debole a causa dell'assenza del super-steroide nelle sue vene.
Catwoman: Mi dispiace, carino... Sei tutto muscoli e niente cervello.
Batman scattò verso Bane e gli sferrò un pugno in faccia e l'uomo si accasciò sul pavimento. L'Uomo Pipistrello e Catwoman si guardarono e si abbracciarono, contenti di aver collaborato insieme. Questo loro abbraccio fece sì che i due si potessero riappacificare. I loro compagni, ancora storditi, si rialzarono e guardarono con gioia Bruce e Selina baciarsi amorevolmente. Bruce si fermò di colpo, con grande stupore della donna, chiuse gli occhi e rimase in silenzio. Il suo respiro era lento e sembrava che il colore chiaro della sua pelle stesse pian piano scomparendo. Selina lo guardò interrogativa, il cuore cominciò a batterle per la preoccupazione. Non sapeva cosa fare. L'uomo aveva assunto un'aria fredda, distaccata, come se non volesse nessuno vicino a lui.
Catwoman: Bruce... Cos'hai?
Batman: Selina... Lasciami solo. Ti prego...
Furono quelle le uniche parole che Bruce pronunciò. La sua voce era bassa e roca; nel dire quella frase l'uomo accentuò una certa nota di malinconia. Stava soffrendo molto per il povero Alfred, morto per colpa di uno sporco criminale. Si sentiva in colpa per non essere stato capace di salvarlo dalla furia di Bane. Selina non disse una parola e si congedò silenziosamente, lasciando Bruce da solo, a crogiolarsi nel suo dolore. Uscì dalla casa e si recò nel grande cortile sulla cui fontana era seduta Harley, intenta a fissare le stelle in cielo, rapita dalla loro bellezza.
Catwoman: Harley?
Harley: Ciao... Le stelle mi hanno incantata. Sono meravigliose.
Catwoman: Già...
Harley: Ehi, che succede? Ti è morto il gatto?
Catwoman: Bruce è... Disperato per la morte di Alfred. Non riesce a elaborare il lutto. Vorrei poterlo aiutare, ma non ho la minima idea di come fare... Spero proprio che Bane bruci all'inferno per questo.
Harley: E se lo cremassimo?
Catwoman: Ma è ancora vivo...
Harley: E allora? Lo facciamo morire tra le fiamme! Su, torniamo dentro, così mi aiuti a spostarlo.
Selina prese velocemente la mano di Harley, che era già scesa dalla sponda della fontana su cui si era accomodata.
Catwoman: Preferirei non disturbare Bruce. Lasciamolo solo, per ora.
Harley: Uffa...
La ragazza tornò a sedersi dov'era prima, mentre Selina rientrò e andò nella stanza di Oliver e Dinah, dove trovò la coppia che discuteva con Jaime. La donna sedette sul letto accanto a lui e si unì alla conversazione.
Green Arrow: Bruce è ancora di sotto?
Catwoman: Può darsi. Ho evitato di entrare in soggiorno... Non voglio disturbarlo in un momento del genere.
Black Canary: Scusate, ragazzi. Potete voltarvi un attimo? Io e Ollie vorremmo toglierci queste tute.
Catwoman: Tanto io ora vado a dormire, così mi spoglio anch'io. Buonanotte.
Blue Beetle: Buonanotte. Ci vediamo mañana.
Green Arrow/Black Canary: Ciao, Selina.
Selina si recò nella sua camera, si cambiò e scese giù per vedere come stava Bruce. L'uomo aveva appena preso il corpo di Alfred e lo stava portando fuori da Villa Wayne. Selina lo fermò.
Selina: Che stai facendo?
Batman: Vado a seppellirlo nel cimitero di Gotham. Merita una sepoltura e un funerale come si deve.
Selina: Posso venire con te? In un certo qual modo, tenevo anche io ad Alfred...
Batman: No. Perdonami, Selina... Ma è una cosa personale...
Selina: Ti capisco. Allora io... Vado a dormire. Ehm... C'è Harley qui fuori. Non ti stupire se si farà due domande sul fatto che trasporti un cadavere.
Batman rivolse uno sguardo tra il sofferente e il divertito e uscì dal maniero incontrando Harley, che guardò interrogativa l'Uomo Pipistrello, ma lui scosse il capo in segno di dissenso. La ragazza rimase a bocca asciutta e, rassegnatasi all'idea che Batman non le avrebbe mai spiegato la situazione, tornò in casa e se ne andò nella sua stanza. Il mattino seguente Selina si ritrovò avvolta da un rilassante calore. Si accorse che Bruce le stava dormendo accanto, e il suo petto era più caldo che mai. La donna si alzò lentamente per evitare di svegliarlo, scese in cucina e si preparò un caffè per riprendersi dalla notte scorsa. All'improvviso sentì un brutto tonfo. Corse a controllare e trovò Jaime steso a terra, appena caduto dalle scale.

QUEST'ULTIMO FATTO NON È UN CASO, MA SPIEGHERÒ TUTTO NEL PROSSIMO CAPITOLO. CIAO❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️

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