Capitolo 6 - FINALE

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Catwoman, Batman e Black Canary stavano sorvolando la città con il Batwing. Le strade pullulavano di criminali assetati di sangue, di volanti del GCPD e di prigionieri politici, quindi la "normalità" per un posto come Gotham, ma all'improvviso i tre scorsero qualcosa: il simbolo della Wayne Tower si era spento e un fascio di luce scaturì dal tetto del grattacielo. Gli eroi vi giunsero velocemente e videro Lex Luthor che stava disattivando alcuni congegni, ma venne fermato da un batarang scagliato da Batman. Il nemico afferrò una scatola di fusibili e fece per lanciarla contro l'uomo, ma Selina intervenne e schioccò la frusta sulla faccia di Luthor.
Lex Luthor: Stai interrompendo lo spettacolo, cara.
Catwoman: Non mi piacciono gli spettacoli, Lex. Dovresti saperlo, ormai...
Batman: Che cosa intendi fare qui, Luthor?
Lex Luthor: Ho in mente di togliere la corrente all'intera città per permettere ai miei alleati di rubare alcuni oggetti senza che abbiano la polizia alle calcagna... Ho deciso di cominciare dalla Wayne Tower. Diciamo che non ne ho mai amato il proprietario.
Black Canary: Come sarebbe a dire? Sono una grande amica di Bruce e mi risulta che siate culo e camicia.
Lex Luthor: Qualche anno fa lo eravamo. Ma un giorno... Ero sul punto di fare una scoperta che avrebbe rivoluzionato tutto il mondo... In termini scientifici, naturalmente. Però il caro Bruce Wayne si è dovuto intromettere e mi ha intimato di rinunciare alla mia ricerca. Non capii mai il motivo di questa sua azione...
Catwoman: Beh, Lex... Forse si era reso conto che quando tu scopri qualcosa... Di solito lo trasformi in un'arma di distruzione di massa. E io posso confermarlo, perché è già successo una volta, ometto pestifero.
Lex Luthor: Basta con queste inutili chiacchiere! Se volete fermarmi, allora non vi resta che provarci, ma... Dubito fortemente che riuscirete nel vostro intento. La battaglia è già persa.
Batman: Che cosa devono rubare i tuoi scagnozzi?
Lex Luthor: Degli... Artefatti particolari che si andranno ad aggiungere alla lista di materiali che mi serviranno per comporre un'arma nuova di zecca per abbattere i kryptoniani. Ho già recuperato la kryptonite e altri componenti fondamentali. Spero che Cheetah abbia preso il resto delle cose...
Black Canary: Non ci credo, quella stronza di un ghepardo è ancora a piede libero? Ma a che servono le prigioni qui a Gotham? Siamo sicuri che abbiano le sbarre? O che la sicurezza sia degna di questo nome?
Catwoman: Bellezza, in questa città non c'è niente di sicuro... O di positivo.
Lex Luthor: Mi sono stancato!
Luthor sparò un colpo di cannone che fece cadere Dinah dal tetto. Bruce si buttò per tentare di afferrarla, aggrappandosi a una sporgenza con il rampino, mentre Selina rimase lì a tenere impegnato l'avversario.
Catwoman: Mammina non ti ha detto che le donne non si toccano neanche con un fiore? Ha passato ogni secondo della sua vita a viziarti perfino quando eri ancora un feto?
Lex Luthor: Il tuo arguto senso dell'umorismo non cambia il fatto che presto... Perirai.
Catwoman: Fa piacere sapere che tu mi voglia morta. Questa me la lego al dito.
La donna eseguì un paio di ruote in avanti, sorpassando Lex e poi gli schioccò la frusta sulla nuca. L'uomo provò a colpirla con un raggio laser, ma lei lo schivò prontamente e gli sferrò un calcio in piena faccia. Lex, furioso, afferrò di scatto Selina e la scagliò contro una parete. Catwoman si rialzò, dolorante, e osservò l'uomo con aria di sfida.
Catwoman: Ho nove vite, Lex. Ti strapperò via la gola prima che tu possa togliermele tutte.
Lex Luthor: Non è detto che debba ucciderti nove volte. Prima ti farò soffrire obbligandoti a guardarmi mentre massacro i tuoi amici... E poi fracasserò il tuo cranio da gattina ladruncola, così avrò la certezza di avertele tolte tutte e nove.
Catwoman: Non ci sperare.
Selina gli corse incontro, si aggrappò alla sua testa con le cosce e gli sferrò due forti pugni sul naso, che iniziò a sanguinare. Lui le mise una mano sulla pancia e sparò un'onda d'urto che la fece cadere a terra, tramortita dalla potenza del colpo. Prima che Lex potesse fare qualcos'altro, Blue Beetle arrivò in volo con Green Arrow e Harley che si tenevano saldamente alle sue braccia per non cadere. Giunsero sul tetto e Jaime trafisse una parte della corazza del nemico con un artiglio dello Scarab, mentre Oliver scoccò una freccia al napalm al centro dell'armatura, facendola letteralmente a pezzi. Batman risalì insieme a Dinah e tutti si pararono di fronte a Luthor, ormai fuori gioco. Sorrisero soddisfatti e poi andarono a occuparsi dei soci dell'uomo che avevano rubato i componenti che sarebbero serviti a lui per creare l'arma di cui aveva parlato. Dopodiché, una volta che ebbero incarcerato i vari criminali, si riunirono davanti alla Wayne Tower, stanchi di tutti gli sforzi fatti ma fieri di aver salvato il mondo.
Batman: È stato un vero onore lavorare con tutti voi. Oliver, Dinah. Voi dovete tornare a casa. Avete un figlio a cui badare. Credo sia giunto il momento di essere i genitori che Connor desidera.
Green Arrow: Sì, andiamo subito. Amore, avverti la babysitter e dille che stiamo tornando.
Black Canary: La chiamerò strada facendo. Ora sbrighiamoci o non torneremo più. Noi vi salutiamo...
Catwoman: Ciao, ragazzi. È stato un vero piacere. Spero che in futuro avrò l'occasione di combattere di nuovo al vostro fianco.
Harley: Che peccato... Mi dispiace che ve ne andiate. Scrivimi, Dinah, ok?
Black Canary: Lo farò, Harley. Lo farò.
Blue Beetle: Adiós, amici miei.
Green Arrow: Ciao, Jaime.
La coppia se ne andò, mentre Bruce, Selina, Harley e Jaime si accingevano a prendere il Batwing per tornare a Villa Wayne. Tutto sembrava finalmente finito, ma era solo l'inizio di un'orribile tragedia. Due spari rimbombarono nella testa di Selina, che si voltò di scatto. Lo "spettacolo" che le si parò davanti la fece rabbrividire, e fu altrettanto per i suoi compagni. Oliver e Dinah erano sdraiati sull'asfalto, immersi in una grande macchia rossa. Erano stati uccisi da qualcosa che né Batman, né gli altri riuscivano a vedere. All'improvviso Catwoman sentì che c'era qualcuno alla loro spalle che stava correndo. Era una figura completamente nera, senza identità; aveva un coltello in mano, con cui tagliò la gola ad Harley e pugnalò a morte Jaime. Selina voleva prendere la frusta e contrattaccare, ma c'era come qualcosa che le impediva di muoversi. Gridò e pianse quando osservò con orrore la figura che tagliava la testa a Batman con un falcetto. Catwoman esplose di rabbia e sferrò un calcio alla gola dell'aggressore, che si riprese e le piantò un piede di porco nel petto. Selina si svegliò di soprassalto. Aveva immaginato tutto nella sua mente ormai totalmente contorta. Si ritrovò senza un'apparente spiegazione in una stanza bianca; tentò di muovere le braccia, ma si accorse di avere addosso una camicia di forza che non le permetteva quasi di respirare, tanto era stretta. Si alzò con fatica e uscì dalla sua "cella". Perlustrò i corridoi della struttura in cui si trovava e si rese conto, gridando di terrore, di essere reclusa all'Arkham Asylum. Le sue urla attirarono l'attenzione del personale, che si occupò di condurla in una stanza spaventosa, dove ad aspettarla c'era Hugo Strange, appoggiato a una parete.
Hugo Strange: Buon pomeriggio, signorina Kyle. È pronta per la seduta?
Selina: Se-seduta? Ma... Quale seduta? Io... Non mi ricordo...
Hugo Strange: Venga. Si accomodi pure su questo lettino. Non si preoccupi. Andrà tutto bene.
Selina: Io... Io...
Hugo Strange: Si rilassi. Ora stia ferma, devo legarle i polsi.
Selina: Perché?!
Hugo Strange: Fa parte della nostra procedura.
Una dottoressa si avvicinò a Selina e le spalmò del gel sulla testa, per poi prendere due elettrodi.
Hugo Strange: Ora resti calma. L'elettroshock fa un po' male, ma poi ci si abitua...
Non appena Selina ricevette la prima scossa, gridò a squarciagola per il dolore.

UN DEGNO FINALE PER UNA STORIA CHE SI CONCLUDE CON QUESTO LIBRO. IO RINGRAZIO CHI MI HA SEGUITO FIN QUI DAL PRIMO DC CATWOMAN E VI INVITO A LASCIARE UN COMMENTO PER DIRMI SE QUESTO FINALE VI HA INTRIGATI. ORA SMETTERÒ DI SCRIVERE STORIE SU SELINA, MA NON PERCHÉ NON MI PIACCIA IL PERSONAGGIO, ANZI, MA DEVO PENSARE ANCHE A NUOVE STORIE E NUOVI PROTAGONISTI. PERÒ SPERO CHE QUESTA MIA TRILOGIA SULLA LADRA FELINA VI SIA PIACIUTA. COMMENTATE E SEGUITEMI, SE VOLETE. CIAO ❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 05, 2017 ⏰

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