Eunsoo.

Quattordici.

❊ Kim Eunsoo ❊

Continuammo a vederci in segreto fino al

primo anniversario tuo e di Hyemi.

Col passare dei mesi, tu e le tue parole

spinsero via i miei sensi di colpa.

Iniziai ad abituarmi al tuo arrivo nel mio

appartamento la notte,

il tuo corpo scivolare sotto le lenzuola,

le tue braccia avvolgermi.

Mi abituai a non trovarti la mattina,

alla tua colazione preparata lì per me, con

un post-it che mi augurava una buona giornata.

Mi abituai a vederti due volte la settimana,

io e te da soli in un ristorante fuori città

per non farci scoprire.

Mi abituai a sentire il profumo di Hyemi sui

tuoi vestiti, alla vostra presenza quando lei

mi invitava ad unirmi con voi durante

qualche pranzo.

Ci fu un giorno però in cui mi chiesi cosa stavo

facendo della mia persona, del mio orgoglio,

dei miei valori.

E mi resi conto di averli gettati via solamente

per il tuo amore.

Perché mi bastava averti anche solo per cinque

ore la notte; qualche minuto quando uscivamo

noi tre insieme.

Mi bastavi.

Non volevo che tu abbandonassi Hyemi, ero

felice del fatto che avesse trovato te, dall'altro

lato pensavo anche a come stavo alimentando

anche la sua più grande sofferenza.

A come io, stavo provocando la sua più grande

delusione.

Quando vidi la vostra foto sui social del vostro

anniversario, sorrisi ma allo stesso tempo

sentii la tristezza farsi spazio dentro di me.

Eri mio ma al contempo non ti avevo.

Era come se la tua presenza fosse quasi

impercettibile. Come un fantasma.

Dovevo accorgermi che ogni volta che ti

sussurravo che ti amavo, tu mi rispondevi

con un complimento.

Dovevo accorgermi che il tuo cuore

non mi apparteneva eppure tu mi avevi

strappato il mio, Jeon Jungkook.

Mi avevi strappato il cuore e non me lo

avevi più ridato indietro.