Dodici.

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❊ Kim Eunsoo ❊

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Kim Eunsoo

Due sere dopo tu mi scrissi, anche se non

sapevi il mio numero.

Vieni da me. Diceva il messaggio.

No, ti risposi.

Ho bisogno di te, fu l'ultima cosa che mi

scrivesti prima di presentarti sotto casa mia.

Ti ricordavi ancora la strada dopo quella volta

che mi accompagnasti sotto la pioggia.

"Vattene via."

Ti dissi quando vidi la tua figura

dietro la porta principale.

"Non faccio che pensare a te."

Mi rivelasti.

Ti odiai, per un secondo,

ed il mio lato egoista

si contorse a quelle parole.

"Lasciati andare." Ti avvicinasti

pericolosamente,

mi prendesti per la vita e

lasciai che le tue labbra

si scontrassero con le mie.

La mia mente urlava di spingerti via,

il mio cuore mi diceva di stringerti forte

e non lasciarti, mai.

Entrasti in casa mia,

chiudendo la porta alle tue spalle,

le tue mani si infilarono sotto i miei indumenti,

infiammando la mia pelle.

Era tutto così sbagliato.

Le tue labbra non abbandonarono mai le mie,

dicesti che ero bella,

mentre mi baciavi,

ti tolsi la giacca che indossavi,

iniziasti a rimuovere il mio maglione.

Mi spingesti verso il divano in salotto,

il tuo corpo sopra il mio,

mi dominavi.

Ti volevo, solamente per me.

Il mio cuore aveva avuto il sopravvento.

Stavo tradendo Hyemi in quel momento.

Stavi tradendo Hyemi in quel momento.

Ti tolsi la maglietta che indossavi,

il tuo petto

nudo esposto ai miei occhi che ti dicevano di

prendermi fra le tue braccia.

Lo facesti.

Iniziasti a baciarmi,

ogni tuo tocco un passo verso l'inferno,

ogni tua carezza, un peccato incancellabile.

In quel momento ho realizzato di amarti,

Jeon Jungkook.

In quel momento tu mi sussurrasti che ero

tua,

solamente tua.

Mi baciasti la fronte, il naso,

le guance e le labbra.

Dicesti che la mia immagine

non aveva mai abbandonato

la tua mente.

Che stavi già tradendo Hyemi dal

momento in cui mi avevi visto nell'aula studio.

Dicesti che quel pomeriggio

tu realizzasti che

ero magnifica.

Ed io ti credetti


























































come una stupida.

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