Sentimenti fragili

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Ginevra si gustava la sua birra di fronte alle compagne di corso.
Erano giorni che non sentiva Liliana e aveva il cuore a pezzi.
Non poteva parlare di queste cose alle amiche , sia perché non sapevano della sua relazione e anche perché non avrebbero mai capito.
Si faceva troppi problemi sulla sua sessualità,  anche se era sicura che molti c'erano arrivati .

Liliana invece non si faceva troppi problemi di  riguardo con le amiche, ma con i propri genitori, si.
Abitando in un piccolo paesino la gente era molto chiusa mentalmente, molto credente e ignorante a riguardo.
Liliana lavorava in fabbrica nel suo paesino e aveva deciso di passare tutto il giorno in un angolino a sbrigare le faccende, messa come in punizione per riflettere sulle paure che aveva riversato su Ginevra.
Mille pensieri le volavano sulla testa: le sue storie passate, il presente che bussava alla porta, l'amore che provava per Ginevra.
Non voleva che finisse tutto a causa di queste insicurezze e sperava che la sua ragazza non le avesse chiuso tutte le speranze di poter stare insieme.
Liliana, aveva il superpotere di trasformare un pensiero nocivo in una guerra fotonica facendo così crollare tutti i "nemici" con ogni arma psicologica che poteva. 
Senza rendersi conto aveva di nuovo distrutto il suo amore, che era diventato fragile.

I pensieri l'accompagnarono fino alla sera e non riuscì a resistere a scriverle un messaggio.
Solo uno.
Il più essenziale.
"Mi manchi"

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