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Trova ciò che ami e lascia che ti uccida.

Pov's Michael

Una piccola mano raggiunge la mia guancia, accarezzandola.
Un tocco dolce e caldo, che ti fa sentire a casa. So benissimo che è Rose, dato che ho deciso di dormire con lei nonostante quello che mi ha fatto. Non ho una motivazione per le mie azioni, so solo che mi andava di farlo e quando voglio fare qualcosala faccio, non preoccupandomi delle conseguenze.
La piccola mano di Rose sale fino alla mia chioma di capelli, creando dei piccoli cerchi immaginari con le dita e affondando i mie capelli tra le sue dita. Vorrei vivere per sempre così, in questa posizione.
Mi sento così bene, senza problemi.
Non mi sentivo così da tantissimo, ma tantissimo tempo. Non voglio che se ne vada da me, non voglio.

Il mio braccio la stringe ancora più forte, avvicinandola ancora di più a me. Sento che si irrigidisce e smette di toccarmi i capelli.
Apro subito gli occhi e trattengo una risata, vedendo che Rose ha chiuso gli occhi, facendomi pensare che stessi sognando.
<< Continua.>> le ordino, ma fa finta di nulla.
Stringo ancora di più la presa sul suo fianco, facendole aprire di scatto gli occhi.
<< Pensi davvero di farmi credere che stavi dormendo?>>le domando serio, facendo scontrare i miei occhi con i suoi marroni.
Allunga la mano verso di me, e torna ad affondare nei miei capelli, facendomi venire la pelle d'oca per quanto mi piace.
Sento il suo respiro caldo sulle mie labbra, mentre i nostri sguardi si trafiggono.
Sento il respiro di Rose che inizia ad accellerare e questa situazione mi fa fare un ghigno divertito, proprio perché mi piace vederla così in mia presenza. Così...così fuori controllo, come se non riuscisse a evitare di avere certe reazioni.
<< Mi piace quando ti agiti così in mia presenza..>> dico in un sussurro sulle sue labbra.
<< N-Non è per te, fa solo caldo.>> dice chiudendo gli occhi e riaprendoli.
Odio quando fa l'orgogliosa, peccato che non ha ancora capito che prima o poi, su quel muro innalzato dall'orgoglio prima o poi ci faremo l'amore.
<< Sei troppo convinto di te..>> aggiunge alzandosi a sedere sul letto.
Non così in fretta..
L'afferro dai fianchi, notando che stanno già crescendo un pochino, e la faccio mettere a cavalcioni su di me.
M

i alzo a sedere anche io, mentre continuo a tenerla su di me, e le faccio allungare le sue gambe ai lati dei miei fianchi.
<< Che cosa fai?>> mi chiede imbarazzata, come se fosse la prima volta.
Ora mi diverto..
Avvicino il mio viso all'incavo del suo collo, risalendo con la punta del naso fino al retro del suo orecchio, causandole un milione di brividi.
<< S-Smettila..>> il modo in cui lo dice, inizia a farmi pompare il sangue nel mio basso ventre.
Inizio a lasciarle dei baci in quel punto, succhiando e leccere.
Rose appoggia le sue mani sulle mie spalle per reggersi, mentre la sua testa cade all'indietro.
Le piace e a me piace vederla così, perché significa che ne vuole di più e se ne vuole di più, diventa indipendente.
Scendo più giù, andavo verso la sua gola, risalgo verso l'altro orecchio, baciandola ancora.
<< Michael..>> mi richiama.
Sentire il mio nome detto da lei e in un momento di debolezza, mi fa arrapare così tanto che sento il mio membro che gonfia la stoffa dei boxer.
Una cosa mi fa rimanere davvero perplesso..
Rose si spienge di più contro la mia erezione, facendomi sentire le sue mutandine umide.
Le scappa un gemito, le abbasso la testa e faccio in modo che il mio e il suo sguardo si incrocino.
<< Chiaramente ti voglio.>> le dico, meravigliandomi di me stesso.

<< E ti giuro che non posso spegnere il cervello. Non posso spegnere neanche il cuore. Ti voglio e le mie voglie non posso placarle, figuriamoci la voglia di volerti..>> le dico, mentre il mio sguardo cattura le sue labbra.
Le sue labbra piene, gonfie, rosee.
Le voglio sentire tra i miei denti, sulle mie labbra, sul mio corpo.
Ovunque cazzo, ovunque.
Avvicina le sue labbra alle mie e mi assaporo ogni particolare.
Porto le mie braccia dietro alla sua schiena e la stringo forte a me.
Schiudo la bocca e le nostre lingue si incontrano in un bacio lento, per poi diventare più inteso, passionale.
Trascina le sue mani sulle mie spalle, per poi spostarsi nei miei capelli per stringerli tra le sue dita.
Non voglio lasciarla, non voglio che si stacca dalle mie labbra.

Il mio antidotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora