Negli ultimi anni però, nuove leggende hanno preso il posto delle antiche storie popolari, come quella riguardante un palazzo in via Giambattista Vico devoluto alla Madonna di Pompei, dove i condomini giurano di assistere a fenomeni inspiegabili come mobili in movimento, porte e finestre sbattute violentemente, oggetti scaraventati e inquietanti figure di uomini senza gambe che si aggirerebbero indisturbati sotto gli occhi degli inquilini. C’è anche chi giura che, nei pressi di Corso Garibaldi, numerosi inquilini di un palazzo vengano messi in fuga dal fantasma di un impiccato la cui testa appare in cima alle scale, oppure la si vede penzolare da una delle finestre.
Non meno inquietante la storia di Palazzo Spinelli di Laurino, In Via Tribunali al n. 362 storico edificio del 1500 ritenuto uno dei palazzi più belli del decumano maggiore. Pare che al suo interno sia vissuta una bambina di nome Bianca, orfana di buona famiglia che il Duca decise di accogliere in casa. Secondo la leggenda, donna Lorenza, moglie del Duca, decise di ammazzare la ragazzina in preda alla gelosia. Folle d’odio la donna uccise Bianca murandola con uno spesso muro di mattoni. Pare che la ragazzina con le ultime energie rimaste pronunciò la frase “Famme pure mura’ viva, ma in allegrezza o in grannezza tu me vidarraje”. Da allora tre giorni prima che alla famiglia Spinelli accadesse un fatto lieto o una sventura, l’anima della ragazza si materializzava sulla balaustra all‘interno del palazzo.
LA LEGGENDA DI PARTENOPE
Napoli e' denominata anche" Partenope"perchè secondo alcuni legata a due leggende.
Nella prima leggenda, si parla di una bellissima fanciulla di nome Parthenope (dal greco antico Vergine). Si racconta della sua straordinaria bellezza, aveva grandi occhi neri, una bocca vellutosa, carnagione canditae forme armoniose. La ragazza viveva in Grecia, in un paesino che si affaciava sul mar Ionico. Era una ragazza sognatrice che amava molto sostare intere giornate sugli scogli e sognare altri paesi da visitare. Era innamorata di un certo Cimone, ma la loro storia era contrastatadal padre, che l'aveva promessa ad un certo Eumeo. Un giorno i due innamorati decisero di partire di nascosto, la sorte vuole che all'arrivo nella nuova terra, la natura comincio a produrre una florida vegetazionegrazie anche al vulcano che si trovava li. Intanto la ragazza viene raggiunta dal padre, dalla sorella e dagli amici, la voce si spase dall' Egitto fino alla Fenici tutti parlavano di questa terra felice e molti piccoli popoli vollero stabilirsi lì. Si costruirono capanne da prima sulle colline, poi con L' aumento della popolazione si occuparono anche pianure, fino alla costa. Furone eretti anche due Templi dedicati a Cerere e Venere, protettrici della città. Intanto Partenope divenuta madre di dodici figli, era amata e rispettatada tutti per la pietà e la fedeltà che sempre dimostrava, tutti la rispettavano quando lei emanava leggi.
La seconda leggenda ci narra che la sirena Partenope (figlia del Dio Nettuno) s'invaghi di Ulisse, ma disprezzata da quest'ultimo, si getto in mare. Da queste due figure che nasce la città di Napoli, fondata dapprima sull'isola di Megaride
( dove adesso si trova il Castel dell'Ovo ) ed si estendeva fino al Monte Echia (Pizzofalcone) nell' 8 secolo a.c. venne distrutta,da una pestilenza secondo Sibilla mandata da Nettuno, per vendicarsi della morte di Partenope per punire i Cumani. Fu rifornata con il nome di Neapolis e nominarono Partenope Dea protettrice della città, fu inalzato un Templio e creati alcuni giochi ginnici. Pare che la Dea fu sepolta dove oggi sorge il Castel dell'Ovo, dove è sepolta anche Santa Patrizia in un solo luogo una protettrice Pagana e l'altra Cristiana