UNA GIORNATA quasi PERFETTA

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Come promesso oggi aggiorno yeeee (dov'è Obama con le medaglie?) ....e niente vi lascio alla storia.
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ALEC
Non vedo l'ora di uscire con Magnus, il problema è che sono pronto da un quarto d'ora e lui si sta ancora mettendo i glitter.

Quando siamo pronti usciamo, fuori fa abbastanza freddo e io ho messo solo una vecchia felpa mentre Magnus si è messo un cappotto lungo nero con dei glitter viola.

Arriviamo a Central Park, ormai mezzogiorno così prendiamo da mangiare da un venditore ambulante di hot-dogs e ci sediamo sotto un albero, lontano da tutte le altre persone.
MAGNUS
Siamo sotto questo albero da un po' ormai, Alec è sdraiato su di me con la testa sul mio petto e io gli sto accarezzando i suoi perfetti capelli corvini.
Visto che i mondani non possono vederci inizio a far fluttuare qualche foglia secca per poi farla bruciare tra fiammelle blu, creando una lieve cenere argentata che ricade sulla testa del mio ragazzo facendolo girare verso di me, io ne approfitto e gli lascio un casto bacio.
ALEC
Dopo il bacio di Magnus decidiamo che è meglio se ci muoviamo perché siamo in questo parco da tutto il pomeriggio ormai è sta iniziando a farsi sera.

Mentre iniziamo a camminare verso l'uscita vedo una figura scura che si sposta tra i cespugli,ma non ci faccio troppo caso pensando fosse un cane o qualche altro animale.
Dopo qualche minuto l'ombra si materializza dietro Magnus che essendo girato non la vede ma io sì , prima che possa avvertirlo il demone lo allontana colpendolo al fianco con uno dei suoi viscidi artigli, io allora prendo il pugnale che tenevo negli anfibi e mi metto in posizione di combattimento.

MAGNUS
Mentre cammino senso qualcosa colpirmi al fianco, un demone, chiudo gli occhi per il dolore e li riapro dopo qualche minuto e vedo Alexander che sta lottando contro un demone 2 volte più grosso di lui. Provo ad alzarmi ma non riesco, è come se qualcosa mi tenesse incollato a terra, non posso fare altro che guardare.

narratrice
Alec è ormai allo stremo delle forze, è riuscito a tagliare gli arti del demone ma ormai il pugnale si è ormai corroso a causa dell'eccessivo icore  demoniaco e lui non era certo illeso. Aveva un grosso squarcio sul petto da cui colava sangue angelico mischiato al veleno della creatura, non sapeva quanto ancora sarebbe resistito.
Il cacciatore si girò solo a controllare che Magnus stesse bene e notò anche un ramo ormai caduto da un albero. Non avendo altre armi sollevò il pezzo di legno, lo spezzò in modo da fare una specie di punta con la quale colpì più volte la testa del demone finché quest'ultimo non scomparì tornando alla dimensione dalla quale era venuto, dopodiché il cacciatore si accasciò a terra e chiuse gli occhi.
MAGNUS
Finalmente sono riuscito a liberarmi da quella strana forza che mi  teneva ancorato al suolo e corro da Alec che è a terra in un bagno di sangue. È ancora vivo ma il veleno demoniaco è già in circolo. Apro un portale per casa e poi ci entro con un cacciatore moribondo tra le braccia.

To be continued...

Senza di te non ce la faccio||MALECDove le storie prendono vita. Scoprilo ora