Note finali e ringraziamenti

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Alla fine di questo racconto, che spero vi sia piaciuto, ho ancora qualche precisazione ma soprattutto alcuni ringraziamenti da fare.

Questa storia, che avete letto nella sua forma, diciamo, poco più che è embrionale, sarebbe idealmente pensata per diventare una breve storia di pochi capitoli più approfonditi. Anche il numero di illustrazioni che ho previsto è maggiore, e meglio studiata sarebbe la struttura del testo. In ogni caso, vorrei arricchire in pochino la trama senza però mettere in secondo piano il messaggio centrale del racconto. Lo scopo iniziale di questo racconto,infatti, più che quello di raccontare una storia mozzafiato su società segrete e affini, era quello di proporre una riflessione più sottile attraverso questo tipo di racconto. Spero di esserci riuscita almeno in parte.
In ogni caso, per imbarcarmi in questo progetto di revisione e ampliamento, ho bisogno del vostro aiuto. Tutte le critiche, idee, consigli, osservazioni che vi vengono in mente mi saranno molto utili; vi chiedo quindi di condividerle con me nei commenti o via messaggio privato.

Ma passiamo ora ai ringraziamenti, più che doverosi, alle persone che mi hanno dato una mano con questo racconto. Il primo va a un mio amico e compagno di classe al quale non ho chiesto il permesso di citare il nome, ma che ha revisionato e in alcune parti corretto il racconto prima della pubblicazione sul giornalino. Nonostante l'orario improponibile, la lunghezza del testo, e la scuola. Devo ringraziarlo anche per la consulenza "musicale", insomma, per i consigli sullo strumento da descrivere e il giudizio sulla descrizione della musica. Sì, non essendo proprio la persona più competente in questo campo (leggasi: non sapendo neanche leggere un pentagramma e ricordando solo vagamente la sequenza delle note), ho rotto le scat...ehm mi sono rivolta a un po' di gente per avere qualche dritta. Quindi, grazie anche a tutti coloro che hanno risposto alla difficile domanda "che strumento senti, in un bar fumoso un po' vecchio stile, camminando di notte in una via minuscola di Londra?"

E infine, grazie a te che hai letto fin qui, soprattutto se non mi hai ancora maledetta per il mio essere un tantino logorroica...

Per un attimo di luce - Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora