NOTTURNO

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Era una splendida notte quella: la luna era alta nel cielo, le stelle brillavano di una bellissima luce bianca, tirava una piacevole brezza fresca e non c'erano nuvole.

Bryce era sulla riva, era sdraiato sul suo telo celeste e aveva l'aria persa, come se stesse aspettando qualcuno. Era al diciottesimo di sua sorella ma aveva deciso di allontanarsi perché avevano iniziato ad aprire le bottiglie di alcool e lui non era interessato a consumarne.

Erano circa le 23 ed era il 10 agosto, la famosa "Notte di San Lorenzo" in cui è risaputo che c'è il fenomeno delle stelle cadenti. Stavolta anche Bryce aveva il suo desiderio da esprimere, ma non era sicuro di riuscire a realizzarlo.

Era molto timido e non aveva successo con le ragazze proprio a causa della sua timidezza che lo bloccava. Come era suo solito, aveva la cotta per una ragazza.

Stavolta era Soraya, la migliore amica di sua sorella.

Lei era una ragazza alta circa 1.80, con degli splendidi occhi castani e dei lunghi capelli neri e blu. Era una straordinaria cantante ed era altrettanto brava nello scrivere poesie e racconti: proprio questo aveva spinto il cuore di Bryce a innamorarsi di lei, visto che Bryce era uno che si innamorava non della persona in sé, quanto del fatto che facesse arte.

Bryce era sdraiato sul suo telo azzurro, ma in quel momento sentì dei passi sempre più vicino a lui. Una figura si andò a sdraiare vicino a lui: era Soraya, che quella sera aveva un vestito nero che la rendeva ancora più bella del solito.

Senza dire niente, Soraya strinse le dita della mano destra di Bryce tra le dita della sua mano sinistra e, dopo essersi guardati intensamente negli occhi, i due ragazzi iniziarono a baciarsi.

Il desiderio che Bryce aveva espresso, stavolta, si era avverato.

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