Era tutto per me

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Sono a casa . Il problema è che sono a casa da ben 3 ore e ancora non riesco a pensare ad altro che a LUI. È strano e questo mi fa impazzire . Ho una voglia matta di conoscerlo, di scoprire chi è.
Ma ho paura.
Ho paura che lui non si potrebbe mai innamorare di una tale disgrazia come me.
Ma dai Sara come puoi perdere la testa per uno di cui non conosci nemmeno l'identità!!
Basta.
Adesso stop.
Devo pensare ad altro.
Voglio parlare di altro con qualcuno.
Ma io non ho nessuno.
Sono figlia unica, be figlia unica da 5 anni .
Lei se n'è andata.
Era tutto per me.
Era la mia vita.
E se non avete capito ancora di chi sto parlando è molto semplice: mia SORELLA.
Lei non era come le altre. Noi eravamo legate non solo dal DNA ma dall'amicizia, quella vera . Quando se n'è andata quel maledetto giorno io sono morta dentro.
Sono diventata un'altra persona.
Mi sono chiusa in me.
E mi sono trasformata nella persona di adesso .
Cazzo, mi ha fatto troppo male perderla.
Cazzo, mi fa ancora male averla persa.
Piango.
   
5   ANNI PRIMA ...

Sono appena uscita dalle elementari. Io faccio l'ultimo anno, Elis, il mio piccolo mostriciattolo o la mia ragione di vita (dipende dai momenti) ha iniziato il primo quest'anno. Ha 5 anni tra tre mesi 6. È piccola. Ma non sembra.
Mi ascolta.
Mi aiuta. 
Mi ama.
Non so come farei senza di lei.

Stavo dicendo, sto uscendo da scuola con lei per mano e stiamo tornando a casa. Oggi è il primo aprile. A scuola ci siamo attaccati pesci dappertutto. Adoro i miei amici. Adoro stare con la gente. Sono una persona estroversa , felice.
E tutto questo grazie a Elis.

Ce la posso fare , siamo per strada . La giornata è stupenda Adesso la sua mano sta stringendo forte la mia. Rivolgo lo sguardo per guardarla è noto il suo sguardo preoccupato.
"Ma perché sei così alta sorellona? Tra poco non riuscirò più a darti gli abbracci"
scherza lei mettendo su il suo solito broncio straipnotizzante. "Ma dai lo sai che un modo per abbracciarti lo troverò sempre. Ti voglio troppo bene"
"Si sì questo lo dici te "
"O ciccia sta attenta a come parli eh!!"
"Perché? Senó che mi combini?"
"Ah si mi vuoi sfidare ?"
"Va bene"
"Facciamo una gara : chi arriva prima in fondo alla via ."
"Ci sto"
"Al mio via... 3...2...1...via" Corro corro come non ho mai corso in tutta la mia vita.
Ma lei mi sta davanti è una scheggia.
È felice.

O no .
Si è fermata un attimo .
Mi giro.
Cavolo è caduta.
Si è fatta male.
Molto.
Sta sanguinando .
Tanto .
O mio dio.
Mi avvicino.
Piange.
"Che cosa hai fatto?"
Non riesce a parlare .
Si alza la maglia.
Ha un taglio profondo.
Molto.
Provo a urlare aiuto.
Arriva un signore che chiama il 118.
Lei è svenuta .
Sta troppo male.
Il pulmino dell'ambulanza ha accostato davanti a noi .
La stanno caricando.

L'hanno portata via da me . Non so cosa le faranno e se lei ce la farà .
Ma io la voglio tutta la vita per me.
Lei è tutta la mia vita .

Piango.

Piango. Troppo.
Rimango lì seduta senza riuscirmi a muovere dal dolore.

Mi asciugo le lacrime e cerco di levare dalle testa questo ricordo orribile.
Vorrei tanto una persona come Elis al mio fianco.
Dico bene "vorrei" perché tanto non l'avrò mai. 
Ora vi starete chiedendo
"Ma i tuoi genitori?"
Si ci sono, ci sono stati e sempre ci saranno ma è come se non esistessero.
Da quando è morta mia sorella sono cambiati come me e adesso non ci parliamo nemmeno più.

Voglio qualcuno che mi salvi dalla mia vita.

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*spazio autrice *
Ciao ragazzi. Dopo tanto tempo sono tornate per voi. Grazie a tutti per le visualizzazioni, state crescendo sempre di più 😻.
Prometto di essere più presente. Questo era un capitolo che descriveva il passato di Sara.

Continuate a leggere mi raccomando
-LaTeo❣️

•so che ci sei•||Jacob Sartorius ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora