Capitolo uno-Ciao casa!

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«Grace cara muoviti o faremo tardi!»mi richiama Sonia per la millesima volta bussando alla porta del bagno.
«ho quasi fatto lo giuro!»rispondo affrettandomi a passare la spazzola tra i miei capelli color carota.
«lo hai già detto 5 minuti fa! Lo sai che tua madre non ama aspettare!»
E quando mai...mia madre Cathy è una maniaca della precisione tanto che il suo motto è uguale a quello di zio paperone "il tempo è denaro!" Come se i soldi mancassero...
Vivo in una villa enorme a tre piani talmente grande che ogni volta scopro un posto che non conoscevo e forse questo succede perché ho sempre passato il mio tempo su i libri dimenticandomi del mondo intero.
Ed è anche per questo motivo che ho preso dei fantastici soprannomi come "la sfigata", "la snob", "la secchiona" e insomma chi più né più né metta!
Alle superiori nessuno si era mai degnato di avvicinarsi a me e stringere amicizia e intendo sia ragazze che ragazzi e viceversa nemmeno io! Forse a causa della mia enorme timidezza..o per il semplice fatto che non mi piaceva che le persone ogni volta che mi vedevano ridevano e sparlavano, per questo motivo mi sono spinta a chiudermi ancora di più in me stessa e mentre le altre ragazze della mia età parlavano di ragazzi, sesso e trucco io amavo rifugiarmi tra le dolci e protettive pagine di qualche libro.
E in conclusione ho finito per terminare il mio ultimo anno senza nemmeno un'amica e vergine più che mai.
Diciamo che mi sarebbe piaciuto averne almeno una, con cui condividere i miei sogni e le mie passioni ma la vita non me ne ha dato opportunità e invece per quanto riguarda il sesso non mi dispiace nemmeno un po' di essere ancora vergine a vent'anni anche se sono terribilmente in ritardo con i tempi o almeno così vieni definita dalla società oggi, io ne vado fiera.
Fare l'amore per me è un passo molto importante e ci tengo a farlo con la persona giusta quando finalmente la incontrerò..anche se sinceramente per me sembra un'impresa totalmente impossibile!
Non sono mai stata fidanzata per il semplice fatto che nessuno si è mai interessato a me in quel senso e credo che questo dipenda non solo dal mio carattere chiuso ma anche dal mio aspetto.
Sono un disastro..ho dei capelli arancioni lunghi e lisci, sono magra come un grissino e ho il seno praticamente inesistente, porto una seconda scarsa e questo non mi fa sentire pienamente donna..indosso sempre maglioni, cardigan e gonne a pieghe lunghe fino sotto il ginocchio e diciamo che questo stile mi piace anche se non è proprio alla moda, l'unica cosa che veramente mi piace di me sono i miei occhi verde smeraldo anche se sono coperti dalle lenti dei miei occhiali.
Sto per trasferirmi a Boston per frequentare l'università di lettere e coronare finalmente il mio sogno di diventare scrittrice che avevo sin da bambina e per l'occasione ho deciso di sfoggiare il mio completo migliore:
Camicia bianca avvitata con giacca blu scuro abbinata ad una gonna lunga e liscia con delle semplici e coordinate ballerine.
«Signorina se non si sbriga sua madre mi disintegra!»mi sollecita ancora Sonia, la governante della casa ma per me è davvero molto di più.
Apro la porta del bagno ed esco. «ho fatto eccomi!»
«Grace sei bellissima come sempre ma forse avresti dovuto mettere qualcosa di più adatto per la tua età così sembri troppo seria..»dice è da molti anni che cerca di farmi cambiare idea insistentemente sul mio look ma con scarso successo.
«ti prego Sonia non mettere strane idea in testa a mia figlia! Il suo abbigliamento è più che adeguato per una ragazza del suo calibro! Se si vestisse come una di quelle sciaquette della sua età attirerebbe solo sprovveduti interessati a portarsela a letto!» interviene mia madre fredda come sempre.
Che donna forte e diretta..
«mamma...dai...»
«sinceramente signora credo che sia arrivata anche ora che si trovi un ragazzo come fanno tutte.»risponde Sonia.
«ah..non farmi ridere MIA figlia non è uguali a tutte le altre ragazze ci terrei a precisarlo!»attacca Cathy.
«mamma dai basta! Siamo già in ritardo!» dico cercando di calmare entrambe.
«hai ragione abbiamo già perso troppo tempo e il taxi ci sta aspettando quindi muoviamoci!»ribadisce con il suo solito spirito da comandante.
Sospiro e corro ad abbracciare e salutare Sonia.«mi dispiace per mia madre...so che lo facevi in buona fede..»
«Signorina io l'ho vista crescere e a volte mi dimentico che purtroppo non sono tua madre e per questo finisco con intromettermi in cose che non mi riguardano...»
«oh Sonia..non scusarti ti prego! Per me tu sei come una seconda madre!»
«oddio tesoro se dici così mi fai commuovere...»dice iniziando a lacrimare.
«è la verità ma per favore non piangere o altrimenti non parto più perché non mi piace vederti così!»
«oh no no allora smetto! Devi assolutamente andare a dell'università e fare nuove esperienze! Se resti qui rischierai di impazzire proprio come me con tua madre!»
Entrambe ridiamo a quell'affermazione fin troppo vera!
Mia madre sin da quando sono piccola mi ha sempre comandato a bacchetta come un piccolo soldato ed è forse grazie a lei che ora sono così.
«allora vado..ciao!» ci scambiamo un ultimo abbraccio e corro giù per poi salire in macchina.
«ma papà?»domando verso la mamma.
«oh beh...non è qui..»dice balbettando.
«ma...ma...aveva promesso che mi avrebbe salutato..»dico un po' dispiaciuta, ultimamente è sempre assente.
«aveva del lavoro da fare, ma ti manda i suoi saluti»
Come da copione mio padre non c'è...pensa sempre e solo al lavoro, capisco che è importante, ma lo sono anche io che diamine!
Rassegnata chiudo la portiera e finalmente il taxi parte in direzione della mia nuova meta...BOSTON!

S/A:
Salve a tutti!! 😊 siccome questo è il mio primo capitolo ci tenevo molto a sapere se vi è piaciuto quindi vi prego lasciate commenti costruttivi ne sarei davvero grata!!
Successivamente se è di vostro gradimento continuerò altrimenti verrà cancellata😊💕

La mia eccezione sei tu // (#Wattys 2017)❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora