Capitolo tre-ragazzo in stanza

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Rimasta sola nella stanza, decido di svuotare le valige e sistemare tutti i miei indumenti nell'armadio facendo attenzione a non stropicciarli visto che Sonia ci ha messo tanto per stirarli e mentre poso tutto ripenso alla strana giornata che ho appena avuto per non parlare delle figure imbarazzanti che ho fatto, ma soprattutto delle persone che ho incontrato.
Che impressione avrò dato? Sicuramente pessima..sarò sembrata una di quelle ragazzine viziate che non si accontentano mai di nulla...ma io realtà sono tutt'altro che così era stata mia madre a richiedere una stanza singola per paura che gli altri potessero recarmi fastidio o influenzarmi e in effetti come darle torto, sono sicura che se vedesse la stanza o Roxana avrebbe dato di matto.
Già non ha sopportato la presunzione di Caleb figurarsi se avesse sopportato questo.
Al pensiero di quel ragazzo tutto muscoli e tatuaggi mi viene il mal di testa, è così volgare e poco educato per non parlare del fatto che si è appropriato dei i miei slip ed è già una cosa super imbarazzante.

Dopo aver sistemato ogni singola cosa, indosso il mio pigiama rosa di flanella e mi metto a letto anche perché sono molto stanca per il viaggio e ora come ora posso approfittare per dormire visto che la mia esuberante coinquilina è uscita per andare chissà dove.
Spengo la luce e chiudo gli occhi per una circa un minuto quando improvvisamente la porta si apre, decido di far finta di dormire per evitare che Roxana mi faccia qualche affermazione sgarbata come prima di uscire.
Sento i suoi passi farsi sempre più vicini nella stanza buia quando la sento inciampare contro qualcosa ed imprecare.
Ma invece della voce di Roxana sento una voce maschile che mi fa alzare e scattare sulla difensiva prendendo la prima cosa che mi capita sotto mano.
«chi sei?»domando timorosa.
Per qualche secondo non sento più nulla fino a quando la luce si accende accecandomi e facendomi sferrare colpi a caso.
Con gli occhi chiusi vado a sbattere contro qualcosa di duro.
«lo so che sono irresistibile ma non c'è bisogno di saltarmi addosso!» dice Caleb con la sua voce profonda e irritante.
Sconvolta dalla sua presenza arrossisco, soprattutto perché nessun ragazzo mi aveva mai vista in pigiama.«scusa e tu che fai qui e come hai le chiavi del mio appartamento?»
«ho le chiavi di Roxa»risponde masticano annoiato una gomma.
«lei dov'è?»cerco di nascondere l'imbarazzo.
«è a casa mia le ho prestato casa per una notte ha da fare con uno conosciuto già al bar.»mentre lo dice inizia a togliersi la felpa grigia e a gettarla a terra.
«e tu ora che fai qui?»
«sei sorda o cosa?! Ho detto che casa mia è occupata e quindi dormo qui.»
«cosaaa?! No tu non puoi restare qui io non dormo nella stessa stanza di un ragazzo!»
«senti principessina che ti piaccia o no io dormirò qui e ora non mi scocciare!»si toglie anche i jeans e nel vederlo nudo con solo indosso dei slip mi fa tremare e avampare, nella mente si formano strani pensieri e cerco di scacciarli spaventata.
Ma che mi è preso?!
«va bene ma spegni la luce ora, è tardi e domani devo svegliarmi presto.»rispondo rimettendomi a letto, cercando di non pensare al suo corpo quasi nudo.

La mia eccezione sei tu // (#Wattys 2017)❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora