Quando si è soli

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2.

Quando si è soli


Zitao aprì gli occhi quando ancora il sole doveva spuntare da dietro il bosco. L'orologio a muro della sua stanza segnava le cinque spaccate e si domandò mentalmente per quale astruso motivo doveva essersi svegliato a quell'ora.

Cercò con lo sguardo la fonte di un possibile rumore, perché era sicuro che fosse quella la causa. Aveva un sonno dannatamente leggero che anche il minimo scricchiolio era capace di strapparlo senza ritegno dalle braccia di Morfeo.
Con una smorfia scostò le coperte in un gesto brusco e scese dal letto, andando a spalancare le tende della portafinestra. Il cielo iniziava a schiarirsi all'orizzonte, anche se effettivamente di orizzonte ne vedeva ben poco con tutti quegli alberi davanti. Stiracchiandosi i muscoli delle braccia ed esibendosi in un evidente sbadiglio, andò in bagno e si infilò velocemente sotto la doccia. Tentare di provare a riaddormentarsi sarebbe stato inutile. Peccato che fosse domenica, avrebbe potuto riposare ancora qualche ora.
Il getto tiepido dell'acqua svegliò la sua mente ancora leggermente assopita, portandolo a passare in rassegna tutti gli eventi accaduti il giorno precedente.
Rivide il volto sorridente di Joonmyun e quello serafico di Luhan, fino a risentire nelle orecchie le parole che Yifan gli aveva rivolto prima di andare a letto. Aggrottò le sopracciglia, cercando di trovare il nodo del pettine. In tutta sincerità stava iniziando a pensare che quel ragazzo avesse avuto solamente voglia di spaventarlo un po'. Giusto..?Uscì dal bagno in accappatoio, buttandosi sul letto con ancora i capelli totalmente fradici. Non aveva la minima idea di quello che avrebbe fatto in quella giornata. Aveva più di dodici ore di totale libertà da spendere in qualche modo e il primo pensiero fu quello di andare a bussare alla camera di Joonmyun e Luhan. Di certo non a quella di Yifan e Yixing, vedere il giovane biondo era all'ultimo posto nella lista dei suoi interessi al momento. Sapeva che la colazione sarebbe stata servita alle otto quindi se la prese con calma, scegliendo con cura i vestiti da mettere. Optò per una maglietta beige e un paio di pantaloni neri, che nel complesso gli davano un'aria curata ma non troppo elegante. Infilandosi una felpa pesante uscì nel terrazzo e si mise a fissare il bosco. Il sole iniziava a farsi vedere, portando con sé un po' del suo calore. Si prospettava una giornata abbastanza mite e si chiese se fosse possibile agli studenti scendere in cortile. Da lì si poteva intravedere l'enorme prato dietro alla villa, e scommise che d'estate quel luogo doveva avere un che di magico.
Se non ricordava male, in effetti, agli studenti che abitavano lontano da casa era permesso fermarsi al college anche durante i periodi festivi. Forse avrebbe potuto farlo anche lui. Un rumore alla sua destra catturò la sua attenzione e si voltò di scatto. La figura di un giovane alto e dai capelli scuri gli stava sorridendo gentilmente, e non poté fare a meno di sorridere a sua volta.

 -Zitao, cosa ci fai in piedi? Non sono nemmeno le sette-

-Ciao Yixing. Potrei dire lo stesso di te- 

-Sono abbastanza mattiniero. A differenza dell'essere con cui condivido la stanza...- commentò il nuovo arrivato roteando gli occhi. -Ma tu? Credevo che ieri fossi abbastanza stanco da concederti una bella dormita-

-Ho il sonno leggero. Qualche rumore deve avermi svegliato- spiegò Zitao con un'alzata di spalle. Yixing annuì comprensivo e si appoggiò alla ringhiera. Un timido raggio di sole raggiunse il terrazzo, andando a colpire il volto del giovane. I capelli assunsero una sfumatura rossastra e Zitao sorrise. 

-I tuoi capelli sono seriamente simili a quelli di Joonmyun- proferì divertito, e Yixing rise. 

-Lo so- sussurrò dolcemente gettando la testa all'indietro come a voler guardare il cielo. -Io e Joonmyun ci somigliamo in molte cose, a dire il vero- continuò poi.

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