La Fortezza. Il Castello. La Casa.
La dimora di ogni disperato e di ogni affamato di Londra nacque come una semplice taverna di periferia nella quale ritrovarsi per affogare i propri dispiaceri in un buon calice di birra o divino. La regina aveva capito che l'unico modo per riunire il suo popolo era quello di creare un posto caldo e confortevole che potesse accogliere ogni povero e malcapitato della città.
Aveva molti nomi, ma all'epoca erano soliti chiamarla, con semplicità, la Casa, anche se era un labirintico complesso di strutture adeguatamente collegate l'una all'altra che permetteva diuscire e entrare da ogni parte di Bilberry Street; una fortezza sicura per tutti coloro che volevano fuggire dalla povertà, dal freddo e dalla miseria, per quelli che inseguivano un cambiamento o per chi voleva solo stare in compagnia. Tutti, nonostante legati da un mezzo diverso, avevo lo stesso fine: porre fine alla monarchia inglese.
"La Casa delle ribellioni di Londra" ebbe origine per la prima volta in un pomeriggio d'estate del 1869. Una ragazzina di nobili origini, che era appena rimasta orfana della madre, conobbe un giovane dall'aspetto sgradevole mentre frequentava le bettole londinesi, ma con cui legò subito e con lui cominciò ad assemblare, seppur ipoteticamente, la struttura della Casa. Voleva che tutto e tutti fossero legati, non solo spiritualmente, ma anche fisicamente,voleva sentire la vicinanza con il popolo e voleva diventare il leader di un movimento estremo finalizzato a porre fine alla monarchia. Seppur scioccato, il giovane dall'aspetto sgradevole era incantato dalle parole della ragazzina e decise di seguirla, considerando che a causa delle rigide regole dell'epoca non aveva potuto inseguire i suoi sogni, pertanto, anche se i progetti della ragazzina lo spaventavano a morte dato che a causa di questi piani potevano essere incarcerati e giustiziati per alto tradimento, decise di diventare il suo mentore, il suo moderatore di coscienza perché avolte la ragazzina si lasciava un po' prendere la mano ed esagerava con le parole, diceva di sé stessa che sarebbe diventata una regina.
I due amici giunsero ben presto a Bilberry Street, una delle vie più povere di Londra, ma con un alto numeri di abitanti e scovarono un piccolo magazzino abbandonato alla fine della strada, proprio a sinistra del tragitto. La Casa era collocata lì, lontano dallo sfarzo dell'aristocrazia londinese e per arrivarci si doveva percorrere un lungo sentiero, tra case sfasciate e negozietti impoveriti.
In principio non c'era vita a Bilberry Street, ma con l'arrivo della regina e del suo mentore, in pochi anni tutti rinacquero dalle ceneri e molti ebbero la fortuna di aprire una loro attività lungo la "via delle ribellioni". Alcuni si trasferirono proprio grazie all'intercessione della regina che li voleva accanto a lei, il suo mentore invece, che aveva delle strabilianti doti organizzative, si occupava di carte e scartoffie e fu così che, passo dopo passo, mattone dopo mattone, legname dopo legname, nacque la Casa.
Tutti la proteggevano come potevano, c'era chi voleva tenerla nascosta con vecchie e sudicie lenzuola, chi preferiva stare all'erta e difenderla con le armi, chi invece amava il fuoco e appiccava piccoli falò controllati per disorientare e intimidire i nemici.
La Casa era formata principalmente da un quartier generale, dal quale si entrava dalla porta principale; la sala era piccola, ma piena di sedie e tavoli nei quali i seguaci della regina si accomodavano anche per un giorno intero, uscendone poi ubriachi. Venne al mondo come una taverna, una bettola, ma in poco tempo divenne qualcosa di più sofisticato. Davanti alle scale che portavano alle stanze da letto, c'era lo scrittoio nel quale la regina ed il suo mentore lavoravano instancabilmente per assicurare gli alcolici ai frequentatori della Casa e non erano mancati i litigi e le discussioni nei quali la regina tentava di spiegare il motivo per cui esisteva una simile struttura.
Alcuni non volevano ascoltarla, ma lei non si sentiva ancora abbastanza forte per poterli cacciare, quindi continuava lenta e silenziosa la sua scalata al successo.
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La Casa Delle Ribellioni Di Londra
Historical FictionLondra 1892. Jane Willinstock, soprannominata dai suoi seguaci "la regina dei disperati", detiene da anni ormai il controllo di Bilberry Street, una zona povera ai margini della capitale inglese, nella quale ha costruito la sua Casa delle ribellioni...