CAPITOLO 1:La diversità nell'essere Uguali

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Osservo alcuni adolescenti e percepisco che per molti la felicità equivale a uscire il sabato sera e rimanere fuori casa fino a tardi,bere alcolici ed essere alla moda.

Fanno cose per il gusto di raccontarlo il Lunedì mattina mentre ci si incammina con degli amici

verso il solito bar a fare colazione e farsi una sigarette prima di entrare a scuola,o in classe mentre si aspetta il suono della campanella per l'arrivo del professore.

A loro nessuno rende le cose difficili ,non hanno ostacoli  che gli impediscono di fare le minime cose da adolescenti,anche andare a mangiare una pizza in settimana con la propria famiglia.

Poi osservo me,Anita Sacconi,estranea dal loro mondo,una semplice ragazza che passa le giornate a dormire e sognare una realtà diversa da quella attuale oppure a leggere libri e rispecchiarsi in qualche episodio,essere capita attraverso i testi delle canzoni.La maggior parte del tempo non faccio altro che sentirmi come quando fai un bel sogno e all'improvviso ti svegli,sperando che quel sogno sia una parte di una tua giornata,ma poi realizzi che non è così, e in un attimo svanisce la speranza e una realtà immaginaria dei tuoi pensieri,che vorrebbero semplicemente essere allegri e semplici.

Oggi è il 14 Settembre e io mi passo quest'ultimo giorno di ferie scolastiche a mangiare patatine e a leggere "Sii gentile " di Charles Bukowski:

 Ci viene sempre chiesto
di comprendere l'altrui
punto di vista
non importa quanto sia
antiquato
stupido o
disgustoso.

Uno dovrebbe
guardare
agli errori degli altri
e alle loro vite sprecate
con
gentilezza,
specialmente se si tratta di
anziani.

Ma l'età è la somma
delle nostre azioni.
Sono invecchiati
malamente
perché hanno
vissuto
senza mettere mai a fuoco,
hanno rifiutato di
vedere.

Non è colpa loro?
Di chi è la colpa?
Mia?

A me si chiede di mascherare
il mio punto di vista
agli altri
per paura della loro
paura.

L'età non è un crimine
ma l'infamia
di un'esistenza
deliberatamente
sprecata
in mezzo a tante
esistenze
deliberatamente
sprecate lo è.  

Bukowski è il mio poeta. Lo ammiro come poeta, lo disprezzo come persona.Penso che ricava la forza dalle le sue fragilità e sfogo nella scrittura...Viveva di scrittura e scriveva vivendo.Ma era un maledetto. Un bastardo,ubriacone e puttaniere. Per soprammercato era anche un fascista. 

La mia concentrazione alla lettura non mi ha fatto rendere conto che sono già le 20:00 e fra poco tornano i miei genitori da lavoro e ancora non ho apparecchiato.Tocca a me apparecchiare e cucinare,non solo perchè amo cucinare ecc... ma perchè mamma è al lavoro tutto il giorno e se non fosse per me,il nostro stomaco sarebbe sempre pieno della pizza che porta papà quando io sono fuori casa e nessuno cucina a casa.

Mia mamma Cleo 40 anni e mio padre Bruno 42 sono entrambi farmacisti,ma a causa del loro matrimonio fallito(quasi divorziati in casa )hanno deciso di andare in farmacie diverse per lavorare,sono abbastanza uguali caratterialmente e credo che sia uno dei principali motivi delle loro discussioni.

Recandomi in cucina ricordo che ho dimenticato di organizzarmi con Maya per domani mattina.Chi è Maya?Semplice,la mia migliore amica,l'unica persona con la quale mi sento al sicuro  in qualsiasi posto e mai fuori luogo.

Finito di apparecchiare la tavola, ne approfitto per ascoltare la canzone di Lana del Rey "Bor to die" ..nati per morire.

Spesso mi chiedo :"Siamo nati per morire o per viver?"

Secondo un filosofo greco antico,Socrate,l'attimo della morte è il momento in cui si guarisce dalla "terribile malattia" della vita.

-"Casa dolce casa" dice mia mamma mentre rientra da lavoro.

-"Ciao mamma,giornata dura?" rispondo con gli occhi concentrati sul display del cellulare, mentre continuo ad ascoltare la musica.

-"Abbastanza tesoro.Oggi era affollatissima la farmacia,per non dire della tangenziale,tutti che ritornano dalle vacanze,e forse anche qualcuno che ci va!" 

Annuisco io.

Loro è raro che vanno in  vacanza. Dico loro,perchè io resto a casa da sola se vanno.La causa della rarirà di andare in vacanza è il loro disaccordo dove andare  in vacanza; al mare a casa di Nonna Gilda,mamma di papà ,oppure affittare una casa per un paio di settimane.Ma a me non fa piega per niente se vanno o meno.Io non amo l'estate ,tanto meno il mare.

Questo non amore per il mare nasce dal fatto che odio l'estate, più di qualsiasi altra cosa.Non ho mai imparato a nuotare perchè so che non mi servirà visto e considerato che non saroò mai cosi vicina all'acqua da saper notare .Io vado per l'inverno,io la soprannomino "la stagione della felicità".Non fai altro che startene a letto immersa da coperte morbide,mentre ascolti le tue canzoni preferite,passare le serate davanti al camino con una bella pizza o tazza di cioccolata calda a vedere uno dei tanti film trasmessi nel periodo di Natale.

Dopo qualche minuto arriva papà

"Buonasera famiglia" saluta ironicamente

"Papà" gli rispondo facendo un accenno con la mano

Ci sediamo a tavolo e mangiamo mentre ascoltiamo le notizie dell'ultima ora del Telegiornale.

Finito di mangiare ,vado in camera mia,per chiamare Maya e parlare di domani mattina.


Dopo un'1h 40 min 5 sec

Spengo tutto e vado a dormire,sperando che domani sia un giorno migliore.





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