Ragazzo Sbagliato

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Mia vide un ragazzo, all'apparenza molto bello, solare e con un sorriso da farti tremare le gambe.
Cominciò tutto un pomeriggio di inverno, in un bar; lei era con la sua solita compagnia di amici, rideva come faceva sempre in compagnia, scherzava, e si gustava il suo spritz all' aperol fresco, nonostante stesse già congelando per la temperatura fuori.
Lei lo vide scherzare al bancone con la barista, assieme ad un ragazzo moro e molto alto.

Mia: "lo conoscete quel ragazzo la giù?"

Uno dei suoi amici rispose immediatamente, come non ci fosse nessun altro nella terra che parlasse.

Luca: "Si, lascialo perdere è una testa di cazzo, non fa per te".

Mia: "Perché, che fa per essere etichettato testa di cazzo?"

Luca: "Perché insisti ogni volta che ti diciamo qualcosa che non ti comoda di qualcuno? Credimi, non fa per te".

Mia, un po' stupita dalla risposta del suo amico, e dal sorriso del ragazzo "testa di cazzo" rimase in silenzio, persa tra i suoi soliti pensieri, persa nel desiderio di conoscere qualcuno di diverso, qualcuno che la faccia rinascere da un passato un po' turbolento di persone sbagliate.
Finita la serata Mia ed i suoi amici ritornarono a casa, si fece accompagnare, non avendo ancora la patente, da Luca, nonostante gli occhi lucidi che aveva per una birra bevuta in più del previsto.

Mia: "Eddaaai, dimmi chi è, son curiosa!" pizzicandogli il braccio destro facendolo sobbalzare dal sedile della macchina.

Luca: "Ma sei stupida?! Mi hai fatto male!"

Mia: "Che mi importa? Il male l'hai sentito tu, e voglio che mi dici ciò che voglio sapere. Beh, chi è?"

Luca: "Sei la solita rompi palle che non tralascia mai niente! Si chiama Alex, ed era con suo cugino. Ecco."

Mia: "Beh? Non mi dici nient'altro? Dai spara"
Facendogli l'occhiolino per convincerlo a parlare di più, sapendo che lui non resisterà più di tanto con una tipa così stressante.

Luca: *pumpuumpum* facendo il gesto della pistola con le dita verso Mia.

Mia: "Sei il solito cretino, muoviti a parlare che siamo quasi arrivati a casa, e prima che il *pumpuumpum* te lo faccia davvero!"

Scoppiarono a ridere come due scemi, si divertono sempre un mondo quei due insieme.

Luca: "Dai ora vai a casa. Ne riparliamo domani a colazione. Alle 8 ti aspetto sotto casa. Buonanotte stellina."

Mia sbuffando, come una bambina che non ha ottenuto la Barbie e il suo pony, esce dalla macchina e va a casa.

Mia: "Buonanotte stronzo".

Maltempo di PensieriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora