La nave arenata (Parte due)

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L'ignota destinazione dello scapestrato gruppetto di pirati era la nave del pirata Leonard Bottom, detto anche pirata traditore, proprio come aveva previsto Jack.

Barbossa dovette per forza ammettere a se stesso che un pirata come Sparrow trovava sempre e comunque modo di sorprenderti, in tutto e per tutto; ovviamente quel tutto e per tutto comprendeva anche i guai in cui si cacciava spesso e che finivano puntualmente per coinvolgere chi gli stava intorno: i più strani possibili ed immaginabili guai sulla faccia della terra.

Ad ogni modo, si diressero in direzione della nave sempre guidati dalla magica bussola che puntava verso ciò che più si voleval al mondo.

"Permettetemi" si fece avanti ad John, intento ad entrare per primo nella nave abbandonata, ma Jack lo bloccò sorpassandolo prima che potesse muovere un solo passo.

"Nessun problema amico... se c'è pericolo voglio essere il primo a scoprirlo"

A quelle parole Hector alzò le sopracciglia, mentre di fianco aveva un Gibbs, un Pintel ed un Ragetti piuttosto sconvolti e con le mascelle rotolanti a terra.

Il fedele amico di Sparrow stava per replicare, ma qualsiasi cosa volesse dire in proposito gli venne prontamente impedito quando il capitano della Revenge gli mollò una bastonata sullo stivale.

"Ahi! Benedetti venti di ponente!"

"Lascialtelo fare per una volta, mastro Gibbs. Questo evento potrebbe non ripetersi e pensa... resterà nella storia!" dichiarò Barbossa sorridendo in modo inquietante: probabilmente dentro di sé sperava che il suo ex capitano perisse in qualche modo o finisse inghiottito da qualche parte.

In realtà lo aveva fermato solo per far si che il mastro non rovinasse il piano.

"Da quando il capitano è così coraggioso?" intervenne Pintel, affacciato dal taschino di Gibbs.

"Direi da quando ha affrontato il kraken..." gli rammentò Ragetti, assumendo un'espressione commossa e triste allo stesso tempo al ricordo di quel fatidico giorno di alcuni anni prima in cui avevano assistito impotenti alla scomparsa della Perla insieme al suo capitano "Non lo scorderò mai!"

"Hai ragione" confermò lo zio, commuovendosi a sua volta

"Signori, la via è libera..." sorrise Jack quando ricomparve da oltre le aliane, sano e salvo, guadagnandosi una lunga occhiata da parte dei presenti; insospettito, si guardò intorno e notò un ragno piuttosto grandicello posato sulla sua spalla destra che per un pelo non gli fece venire un colpo; ad occhi spalancati ed una smorfia di puro disgusto disegnata sulle labbra, si affrettò a toglierselo di dosso tornando a sorridere come se nulla fosse successo "Sono simpatico persino agli animali... lui non è il primo..." tornò serio nel pronunciare l'ultima frase, indicando la spalla dove prima posava il povero aracnoide.

"Forza, ciurma! Ancora qui? Siamo pirati, non sonnambuli!" protestò Barbossa "E tu: smettila subito con le battute da mozzo e concentrati su quello che devi fare!" ringhiò verso il malcapitato capitano quando gli fu accanto; per tutta risposta il pirata sfoggiò un sorrisetto innocente, lasciandolo passare per primo insieme alla fila formata dalla ciurma.

Gli uomini lentamente si dispersero mentre osservavano basiti il prezioso oro che decorava la nave.

Dopo diverso tempo di ricerche la mappa sembrava introvabile, sebbene Rain a tratti non riuscisse a non adocchiare un certo capitano ed ogni volta rimproverandosi duramente; benché ad un tratto ebbe la netta sensazione che più lei si allontanava più se lo ritrovava puntualmente intorno.

La mappa. Devo cercare la mappa.

Nel bel mezzo dei pensieri iniziò a fare poco caso a dove andava, e, così facendo, si ritrovò ad incrociare in maniera diretta e da poca distanza lo sguardo di Jack, sobbalzando impercettibilmente, sforzandosi di far finta di nulla.

Pirati dei Caraibi: Il segreto dell'isola fantasma Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora