La storia del tennis

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Il tennis è nato in Gran Bretagna il 23 febbraio 1874 quando il maggiore inglese Walter Clapton Wingfield brevettò un gioco consistente in un campo a forma di clessidra diviso da una rete sospesa a due pali (ma nel 1877 gli organizzatori del primo torneo di Wimbledon gli diedero la forma rettangolare come la vediamo oggi).

Un mistero è il sistema di conteggio dei punti che non sono assegnati in maniera semplice (non 1, 2, 3, 'gioco' ma di 15, 30, 40, 'gioco'). Si suppone che nella pallacorda, dal quale il tennis deriva, si giocava sovente a soldi e si puntava spesso un denaro d'oro, equivalente a 15 soldi. Il punteggio avrebbe quindi un origine monetaria: 15 soldi, 30 soldi, 45 soldi (divenuti poi, per un misterioso sconto, solo 40).

Il tennis si può giocare in coppie o individualmente. Prevede opposti due giocatori nel match di singolare e quattro nel match di doppio. I colpi fondamentali sono: il diritto, il rovescio, la battuta e la volèe. Il tennis si può giocare su vari tipi di superfici: la terra battuta, il cemento, la gomma sintetica e l'erba. Ogni giocatore ha una racchetta con corde per colpire una palla che deve andare oltre la rete posta al centro del campo. Il tennis è uno sport olimpico è può essere praticato da chiunque sia in grado di mantenere una racchetta, anche da una persona su una sedia a rotella.

I grandi Slam, la Coppa David, la Fed Cup e le Olimpiadi sono i tornei più importanti nel tennis. I tornei del Grande Slam sono Australian Open (cemento), Roland Garros (terra battuta), Wimbledon (erba) e US Open (cemento).

Il torneo di Wimbledon è quello che ha mantenuto intatta la sua tradizione in quanto i giocatori che vi partecipano devono indossare completini interamente bianchi.



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