Capitolo 7

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Appena tornata a casa mi sono stesa sul letto e sono crollata all'istante. Niall dormiva e papà e zio Liam non erano ancora tornati. Le immagini di quel.. "mezzo" mutante mi tormentano per il resto della notte. Non riesco proprii a capire perchè abbia cercato di aiutarmi, di salvarmi la vita. Chissa se è ancora vivo. Quando me ne sono andata l'ho lasciato ai piedi della quercia nella quale l'alfa che ho ucciso gli aveva sbattuto la testa. L'alfa. Ho ucciso un alfa. Non era la prima volta che uccidevo uno di loro, ma di solito era dei beta. Mai un alfa. Una scarica di adrenalina mi attraversa la spina dorsale. 'Devo dormire' mi ripeto all'infinito, fino a quando non mi addormento tra i pensieri.

*a scuola*

Mercoledì. Il mio giorno preferito, si potrebbe dire. La prima ora ho religione, quindi vuol dire che mi posso svegliare con calma. Alla seconda e alla terza ho laboratorio linguistico mentre per il resto della giornata ho informatica e artistica, le mie materie preferite. Io: El come sta'? Non sono più riuscita ad a darla a trovare.. L: benebene. Si sente molto meglio e entro la settimana prossima la rimettono dall'ospedale. H: io non capisco perche la tengono ancora lì. Sta' bene! Io: idiota la tengono in osservazione. È stata sott'acqua per 20 minuti respirando H2O. Tu come ti sentiresti? H: stupendamente dopo un paio di giorni. Io: sisi certo.. Hazza quando fa questi discorsi mi fa cresere una rabbia dentro che mi viene voglia di prenderlo a schiaffi. Non sa la storia di El. Non sa delle visioni che la rapiscono dalla realtà. Non sa nulla. E critica. Non che la stesse criticando, ma quel modo di fare che ha quando si lamenta di qualcosa mi fa infuriare. L: forza andiamo a mangiare. Sto morendo di fame. Sono in astinenza di carote!! Io: Lou sei impressionante. La tua è un'ossessione! L: taci te col tuo arco. H: ei ei ei. Buono con le offese contro gli arceri. Sono sacri. E quando pensavo che mi stesse facendo un complimento aggiunge: specialmente i ragazzi arceri. Il solito vanitoso. Zuppa di carote con cavoli bolliti. Penso che un pranzo più disgustoso di questo non ce l'abbiano mai servito. Scelgo di saltarlo. Non ci tengo proprio a mettere nel mio stomaco qualcosa di cui ho l'assoluta certezza che cercherebbe di uscire. Lou ne prende due porzioni. Hazza saggiamente salta il primo e passa direttamente alle salsicce di carne di provenienza sconosciuta (?) e alla fetta di torta alla crema. Mi faceva quasi voglia quel dolce, ma pranzare con una torta non mi sembra la scelta più conveniente. All'ora di disegno non riesco proprio a stare attenta. Dovremmo disegnare un albero. Un albero spoglio dalle sue foglie con un paesaggio innevato sullo sfondo. Dovremmo trasmettere tutta la tristezza e la disperazione dell'albero nel avere perso le sue piccole amiche, mentre io invece disegno la scena dell'altra notte. Non posso dare un volto al lupo che mi ha salvata. Era troppo buio. L'unica cosa che si distingueva oltre ai folti capelli neri erano gli occhi. Due occhi piccoli, ma allo stesso grandi. Gialli. Quasi fluorescenti. Un po' a mandorla che spiccavano in mezzo al buio. Bellissimi. Ora mi sento in colpa. Lui mi ha aiutata e io l'ho lasciato morire. Mi sento una merda..

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