"ragazzi per le vacanze cercate di..." queste furono le ultime parole della prof prima che finalmente la campanella suonasse così da renderci liberi almeno per 3 mesi dopo ben altri 9 costituiti da continue crisi di pianto e ansie a causa delle materie che si accavallavano e non permettevano di conoscere quella che i normali ragazzi chiamano vita sociale.
Finalmente avrei potuto dedicare del tempo a me stessa, a ridere , scherzare e stare con gli amici ma soprattutto avrei potuto passare del tempo con la mia migliore amica : lei che fin da piccola mi ha accolto tra le sue sonore braccia e anche oggi nonostante siano trascorsi ben 18 anni continua a sostenermi nelle scelte senza mai criticarmi. Mi ha sempre apprezzato così come sono e io ho ricambiato, conoscendola in tutte le sue piccole sfaccettature, amandola in ogni sua parola e ascoltando le sue complicate ma dolci note.. mi ha insegnato ad essere forte e ha reso la mia vita bella da morire. Lei è la MUSICA.
Ebbene si.. magari potrò sembrare un pò strana o stravagante ma preferisco lei a quelle solite ragazze che si fingono amiche per poi farti solo del male o sfruttarti e forse è proprio per questo motivo che amo stare con lei in riva al mare, con una chitarra in mano per canticchiare qualcosina e stonare anche delle note. Solo io, lei e il rumore del mare che si infrange sulla riva per poi ritrarsi portando con se pensieri e paure.
Tornata a casa, dopo l'ultimo straziante giorno di scuola, mi sdraiai sul divano a testa in giù (posizione un pò strana ma rilassante per me e proprio per questo motivo la chiamavo "posizione Cecilia pensante") e cominciai a pensare a tutto ciò che avrei potuto fare per impegnare i prossimi 3 mesi : sicuramente non avrei potuto passarli sdraiata a letto anche se l'idea mi attraeva molto ma mia madre non me lo avrebbe concesso.. dovevo pensare ad un'idea migliore che non riguardasse solamente l'ustionarsi a mare o l'annegare in piscina. "Foza Cecilia pensa, spremi quelle tue tempie per dar alla luce una buona idea " ripetevo ciò alla mia mente credendo di poterle dare forza. Non sto qui a raccontarvi tutte le idee che per ben due ore mi frullarono per il cervello perché me ne vergognerei e nemmeno di come le due ore successive dormii profondamente ma almeno avevo trovato ciò che faceva al caso mio.. o almeno lo credevo.
Avevo deciso: avrei imparato a suonare il pianoforte e magari smesso di improvvisare qualche nota con la chiatarra ed essere almeno più "professionale", così da rendere finalmente fiera mia madre e formare quel piccolo duo che lei tanto sognava.
Avrei frequentato uno di quei corsi estivi, non troppo impegnativi ma allo stesso tempo formativi presso il Professor Mascolo che tutti indicavano come il più esperto e divertente; perciò dovevo solamente prendere i miei risparmi e prepararmi ad un'estate ricca di musica.
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Il Professor Mascolo
FanfictionDopo 9 lunghi mesi di tortura a scuola, finalmente è tornata l'estate. Mare, sole, relax e tanta musica o almeno Cecilia la immagina così.. ma se ad un corso estivo incontrasse un professore un pò diverso dal solito, come potrebbe cambiare la sua e...