un altro giorno era trascorso tra divano e letto e letto e divano.. praticamente la solita routine.. ma dal giorno successivo non sarebbe stato più così perchè finalmente avrei iniziato a frequentare il corso estivo di musica, avrei conosciuto il professor Mascolo, avrei conosciuto altre ragazze che avevano le mie stesse passioni e saremmo anche chissà potute diventare amiche e magari tra tutti coloro che partecipavano avrei incontrato la mia "cotta" di cui mia madre chiedeva tanto e non conosceva nulla.Ero molto speranzosa riguardo la mia estate e infatti andai a letto con tanti buoni propositi (e ciò vi assicuro, non era da me!).
Era finalmente arrivato il 23 giugno ed io armata di buon umore e del mio buon amico Fede decisi di andare a fare colazione fuori per respirare l'aria mattutina che ormai da un pò non inalavo (ma appena uscita di casa posso ben affermare che non mi mancasse così tanto).
Dopo aver ordinato i nostri soliti cornetti al cioccolato bianco e il nostro amato caffè macchiato cominciammo a chiacchierare riguardo al corso che stava per iniziare e lui mi disse " Tutti descrivono il Professor Mascolo come un ottimo maestro, sempre disponibile nonostante la sua anzianità ed è stato proprio lui ad indirizzarmi al canto affinchè potessi coltivare fino in fondo questa mia "grande dote", o almeno lui così la denomina. Non posso che dirti di aver fatto la scelta migliore, ti divertirai ! " - "Speriamo bene" dissi di canto mio; continuammo a parlare del più e del meno, come sempre,non accorgendoci nemmeno che si era già fatto tardi e che fosse il momento di salutarsi così da poter andare a svolgere ognuno le proprie commissioni, anche se non so se andare a mare per bruciacchiarsi un pò è considerabile come "faccenda da svolgere".
Ma dopo questa bella dose di autostima e buoni propositi donatimi dal mio fedele compagno di mille avventure, mi indirizzai verso la casa del Professore con la mia grande chitarra alle spalle e il quaderno pentagrammato in mano. Tenevo molto al fatto che notasse il mio vero interesse nei confronti della musica.
Attraversato un lungo viale alberato suonai il campanello, ansiosa più che mai. Ad aprirmi, però, non vi fu un anziano uomo o comunque un uomo maturo che avesse l'aspetto di un maestro di musica bensì un ragazzo, bello da morire, ma pur sempre un ragazzo dell'età di 20-22 anni massimo.
Dopo che la porta si aprii posso ben dirvi che non è che capii molto i successivi cinque minuti perchè avevo davanti a me un vero e proprio dio greco. Alto, muscoloso e bello da impazzire : uno di quei ragazzi per i quali la vita è possibile considerarla interessante perchè, diciamola tutta, al massimo un tipo così lo sogni la notte e trovarne uno vero in carne e ossa davanti ai tuoi occhi..beh si, lo si può considerare un miracolo. il suo viso,limpido con alcuni peli sul mento segno che non tenesse particolarmente alla cura della barba, era la cornice perfetta per quelle labbra rosee e carnose e quegli occhioni verde-azzurro che non appena ti osservavano ti facevano vergognare un pò ma guardandoli più intensamente posso ben assicurarvi che sarei stata contenta se avessi dovuto guardarli tutta la vita perchè parlavano da soli ed erano belli come un cielo stellato e rendevano lui ancor più dannatamente bello. Successivamente spostai lo sguardo sul suo continuo muovere la mano tra i capelli.. e che capelli! Un ciuffo così lungo e ben curato,da far invidia a qualsiasi ragazzo ad un miglio di distanza, come d'altronde lo era il resto del suo corpo ben scolpito e ricoperto di tatuaggi un pò dovunque, i quali sicuramente avranno avuto un significato più profondo e ben nascosto ed infine prima che mi svegliassi da questo mio "piccolo coma" notai un ultima cosa: indossava all'orecchio una piuma, di argento,non troppo grande ma che rendeva lui ancor più intrigante soprattutto perchè anch'io la portavo sempre con me, all' orecchio sinistro, per tenere con me quello che ormai restava di mio padre.
Riuscii a svegliarmi da quello che mi era sembrato un bel..lissimo sogno solamente grazie al suo strattonarmi il braccio per farmi ristabilire. (Bel modo per iniziare una conoscenza eh ? ). Ripresa conoscenza e constato il mio respiro, non feci in tempo a parlare che lui prese parola dicendo " E tu chi cazzo sei ? "- " No, scusa, tu chi sei ? ".. andò così per in paio di minuti tra domande e sguardi perplessi ma alla fine decisi di rispondere presentandomi " Io sono Cecilia, Cecilia Kens.. sono qui per il corso estivo di musica del Professor Mascolo.. tu invece chi sei ?" - si fermò a fissarmi per un paio di secondi per poi scoppiare in una fragorosa ma anche soave e divertente risata ed infine si decise a rispondermi " Aaah ma tu sei qui per mio padre ! No mi dispiace ma lui non c'è. Il corso è stato annullato un paio di giorni fa.. c'erano troppi pochi iscritti e lui allora ha deciso di partire per andare in Francia per circa tre settimane. Mi dispiace ". Ne ero dispiaciuta anch'io eccome e ciò lo mi si leggeva in volto. Tenevo molto a quel corso poichè era un modo per rendere fiera di me mia madre, dopo tutti i vari problemi che le avevo causato da ormai due anni ma era andata in questo modo e dovevo farmene una ragione perciò ripresi tutto il mio materiale e dopo un semplice ciao ricco di angoscia, tornai indietro triste più che mai.
Ripercorsi quel viale alberato e uscita da quella grande reggia, camminai per lungo tempo verso una meta a me ancora sconosciuta con le mie cuffiette alle orecchie e la mia amata musica a farmi compagnia. Mi fermai, solo dopo aver camminato per ben mezz'ora, ad un cafè, poichè durante il tragitto mi era venuta in mente una piccola base che volevo immediatamente scrivere sul mio quaderno pentagrammato ma non lo trovai da nessuna parte : borsa, tasche, custodia della chitarra.. rovistai tutto ma nulla.. mi era sicuramente scivolato in quella casa nella quale io non volevo più mettere piede soprattutto per uno stupido quaderno.
Ma avete presente quella prima pagina di ogni quaderno dove vi è scritto :
⦁ nome
⦁ cognome
⦁ numero telefonico
Io, come una stupida, l'avevo compilata tutta per passatempo.
Ecco posso ben dirvi che quel quaderno.. anzi proprio quella prima pagina fu la causa delle mie più grandi gioie ma anche delle mie più grandi paure e sofferenze.
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Il Professor Mascolo
FanfictionDopo 9 lunghi mesi di tortura a scuola, finalmente è tornata l'estate. Mare, sole, relax e tanta musica o almeno Cecilia la immagina così.. ma se ad un corso estivo incontrasse un professore un pò diverso dal solito, come potrebbe cambiare la sua e...