Broken Heart (part 2)

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Il tintinnio del campanello, segno che qualcuno era entrato, mi incitò a muovermi a sistemare le ultime decorazioni
"Arrivo subito!" parlai, avvisando chiunque fosse entrato nel negozio. Sistemato l'ultimo fiore, mi pulii le mani sul grembiule e uscii dal retro del negozio, ma mi bloccai immediatamente appena vidi il cliente: era Harry.
Due anni erano passati dall'ultima volta che ci eravamo visti, due anni dalla nostra ultima notte insieme, due anni dalla fine di tutto. Vederlo di nuovo mi provocava uno strano effetto: lo stomaco era completamente in subbuglio e il cuore batteva così forte che avrebbe potuto quasi schizzarmi fuori. Senza una ragione apparente mi si inumidirono gli occhi, forse per tutti i ricordi che mi colpirono come una forte onda. Era più bello di come lo ricordassi: sembrava più maturo, i lineamenti del suo viso erano più marcati, i capelli più corti gli stavano molto meglio, ma l'eleganza era rimasta tale; aveva ancora i soliti anelli alle dita, i soliti stivaletti marroni. Cercai di parlare ma le parole mi morirono in gola, restai con la bocca semiaperta. Quando i nostri occhi si incontrarono un brivido mi percosse tutta la schiena: erano più vividi, il verde brillante mi riusciva a catturare nello stesso modo di alcuni anni fa. L'uomo sgranò gli occhi, sorpreso quanto me
"Y/N" sussurrò
"H-Harry..." parlai finalmente, destandomi dal mio stato di trance
"C-che ci fai qui?" domandai ancora sconvolta
"I-io..." balbettò in difficoltà
"Voglio dire...come posso aiutarti?" mi corressi, cercando di essere distaccata e assumendo un atteggiamento più formale, per poi avvicinarmi a lui. Il suo profumo invadente mi penetrò le narici. Era rimasto anche questo lo stesso.
"Volevo comprare dei fiori" rispose vago, guardando a terra. Erano forse per lei? Di sicuro. Annuii sospirando, lasciando il bancone e cominciando a camminare per il negozio con lui dietro
"Che tipo?" domandai fredda. Volevo essere il più distaccata possibile; mi aveva già riportato troppo alla mente solo con la sua presenza
"Tulipani, gialli possibilmente"
Mi avvicinai ai tulipani, iniziando a prendere tra le mani quelli gialli
"Quanti?" chiesi. Non mi azzardavo ad alzare lo sguardo, ma potevo benissimo sentire il suo bruciarmi la pelle
"Una decina"
Dopo averli presi tutti tra le mani, mi spostai di nuovo verso il bancone per decorarli
"Sono per un'occasione speciale?" domandai, con forse troppa curiosità nella voce
"È il nostro anniversario, domani" rispose Harry. Parlò così piano che pensai di essermelo immaginato, ma come credevo erano per lei. Sentii un tuffo al cuore. Mi morsi il labbro percependo di nuovo gli occhi lucidi. Perché aveva ancora un effetto su di me? Perché tutte le ferite, che credevo chiuse, si erano istantaneamente riaperte? Perché provavo ancora qualcosa per lui?
Sospirai quasi impercettibilmente, per poi iniziare ad agghindare i fiori
"Come stai picc-Y/N?" parlò Harry, rompendo il silenzio. Mi aveva quasi chiamato piccola. Il cuore mi svolazzò nel petto. Risi amaramente, prima di alzare le spalle
"Non mi lamento" parlai "E te?" dissi, alzando finalmente lo sguardo e guardandolo
"Come stai? Come va con Isabelle?"
"Piuttosto bene..." sospirò, passandosi come suo solito una mano tra i capelli color cioccolato: era nervoso. Annuii, continuando il mio lavoro
"Senti Y/N, so che è passato del tempo ma...ci tenevo a scusarmi con te per il modo in cui ti ho lasciato. È stato da stronzi. Tu meritavi di meglio, meriti di meglio. Mi dispiace" Strinsi il labbro forte fra i denti, ripetendomi di non piangere. Ricordai tutte quelle notti insonni passate tra le lacrime, cercando di capire cosa avessi sbagliato, cosa fosse andato storto, incolpando me stessa, provando addirittura disgusto per me stessa. Quanto tempo avevo sprecato su quest'uomo. Cercai di tenere tutto dentro. Non volevo mostrarmi debole o vulnerabile.
"Non importa più Harry. Come hai detto te, di tempo ne è passato e sono riuscita ad andare avanti" parlai non distogliendo mai i miei occhi dai suoi, mostrando l'anello che mi decorava l'anulare sinistro. Un guizzo illeggibile gli attraversò gli occhi prima che l'uomo tirasse le labbra piene in un sorriso serrato
"Sono felice per te" disse, improvvisamente freddo "Congratulazioni" aggiunse
"Grazie" sussurrai. Qualche istante dopo gli porsi i fiori, spiegandogli poi come avrebbe dovuto trattarli per farli arrivare al giorno dopo
"Okay, ho capito"
"Bene. Allora fan-"
"Che ne dici di vederci per un caffè uno di questi giorni?" parlò tutto d'un fiato, interrompendomi. Alzai gli occhi dal registratore di cassa, e come un fiume straripante perché colmo di troppa acqua, sbottai:
"Scordatelo. Sei così spudorato. Dio, Harry sono passati due anni, due lunghissimi anni e tu non puoi permetterti di fare nuovamente ingresso nella mia vita e provare a sconvolgerla di nuovo. Mi ci è voluto così tanto a superare ciò che avevamo, ad andare avanti, a dimenticarti. Non hai idea di quante notti abbia passato a piangere su di te. E ora sto anche con qualcun'altro, sto per sposarmi! Perciò non ti permetterò di rovinare tutto. Quindi ora, se non ti dispiace, paga e lascia questo negozio". Non mi accorsi di piangere finché non sentii una lacrima salata finirmi in bocca. Avevo il respiro pesante.
Harry era lì, che mi guardava sorpreso, indeciso sul da farsi. Lo avevo spiazzato, e ora volevo solo allontanarlo e proteggermi da lui e da tutto ciò che mi aveva fatto.
"Mi dispiace davvero tanto..." sussurrò. Chiusi gli occhi, scuotendo la testa, ma sussultai quando percepii una sua mano asciugarmi una lacrima. Una scossa mi percorse il corpo. Il suo tocco aveva sempre avuto questo effetto su di me. Creava dipendenza. Lo allontanai, anche se con difficoltà, prendendogli il polso. C'era voluta tutta la mia forza di volontà per farlo.
"Vattene, ti prego" sussurrai aprendo gli occhi, la voce spezzata da un singhiozzo. Negli occhi dell'uomo potevo leggere il dispiacere e il dolore che provava nel vedermi così. Sembrava sinceramente preoccupato e quasi come se stesse soffrendo anche lui. Ma non volevo credergli. Non volevo cedere.
Harry annuii, prese i fiori, posò i soldi
sul bancone e poi varcò l'uscio, lasciandomi nuovamente in lacrime.

My little space

Ed eccoci qua con il continuo (a grande richiesta) di Broken Heart. Non avete idea di quanto mi abbia reso felice vedere tutti i vostri commenti, tutti voi che chiedevate un continuo. Mi avete strappato tantissimi sorrisi. Siete grandiosi. Spero di non avervi deluso e spero vi piaccia. Alla prossima. Xx.

-haroldismyunicorn

Imagines Harry Styles (Italia)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora