quiet evening

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La giovane coppia di fidanzati era seduta sul tetto della torre, ad osservare il manto di luci bianche sopra di loro

-è bello vero?- chiese il ragazzo
- già....molto...- rispose lei in tono sognante, con i suoi smeraldi rivolti verso l'alto
Ad un tratto, passò una scia che tagliò il cielo, era una stella cadente

- guarda....l'hai vista? Era una stella cadente...- esclamò robin, per poi continuare
- coraggio, esprimi un desiderio-
Per un attimo la tamariana lo guardò incuriosita
- come mai dovrei? Credevo fosse una cosa che si potesse fare il giorno del tuo compleanno spegnendo le candeline-
Robin ridacchiò, divertito dalla dolce ingenuità della sua metà
- qui sulla terra è una specie di usanza...quando ne passa una hai la possibilità di esprimere un desiderio...ma non dirmelo, o non si avvererà- spiegò
Una volta compresa la strana usanza terrestre, sorrise a trentadue denti, per poi chiudere gli occhi
Qualche secondo dopo li riaprì
- fatto...- sussurrò dolcemente
Si guardarono per un po', per poi riportare lo sguardo verso il cielo notturno
Dopo un po', il leader interruppe il silenzio pacifico che si era creato, facendo un piccolo sorriso quasi malinconico
- lo sai stella....è cosi strano...prima dicevo che tu non eri la mia ''amichetta''...- disse, evidenziando la parola con le dita, poi continuò -...dicevo anche che non mi piacevi in quel modo.....e ora, siamo qui, insieme a condividere il nostro tempo-
Stella spostò lo sguardo dalle piccole luci per guardare con comprensione il suo ragazzo
- già...e vero...però, io non potrei chiedere di meglio- disse la giovane, per poi avvicinarsi a robin, prendendogli delicatamente il viso tra le mani, mentre lo accarezzava
Robin rimase a guardarla, incantato come sempre, per poi sorridere alla sua affermazione
- nemmeno io...- disse
Poi con una mano, raggiunse la chioma rossa di lei, per spostarle una piccola ciocca ribelle dietro l'orecchio
Non si stancavano mai di scrutare uno gli occhi dell'altro, di leggersi nelle anime a vicenda....perché, si, quella sera robin era senza il pezzetto di stoffa che copriva i suoi cristalli glaciali....questo perché stella ci teneva tanto ad ammirarli...

Nel frattempo che si guardavano sorridendo, e i loro visi perdevano distanza, robin pensava....pensava a come aveva fatto a trovare un angelo sceso in terra...un angelo che gli aveva completamente cambiato la vita...se prima non aveva nulla da amare, ora aveva fin troppe cose....un paio di smeraldi sempre splendenti che riuscivano a percepire anche la più piccola emozione che provava, i suoi capelli, che con piacere accarezzava per la loro morbidezza....il suo carattere, dolce e gentile, quell'ingenuità da piccola bimba che lo divertiva....si chiedeva come fosse possibile che una creatura cosi dannatamente perfetta potesse sopravvivere in quel mondo, e poi si rispondeva da solo, ricordandosi dell'enorme positività che possedeva, e della capacità di esprimere le proprie emozioni come se niente fosse
Se era felice rideva, se era triste piangeva, se qualcosa non andava ne parlava...e questo robin lo percepiva, sempre attraverso i suoi meravigliosi specchi verdi...
Insomma, loro due potevano capirsi a vicenda, non c'era persona che potesse capirli fino in fondo come loro due facevano
In tutte queste riflessioni, le loro labbra erano arrivate a destinazione
Il bacio durò qualche minuto, ogni tanto si staccavano di pochissimo per prendere un po' d'aria, ma quando ce ne fu davvero bisogno, si staccarono completamente, rimanendo comunque vicini
- posso farti una domanda?- chiese lei
- certo- rispose subito robin, sorridendole
- ecco...volevo, chiederti...eh...perché negavi che ti piacevo? O perché non volevi che fossimo più di amici?-
Chiese con un po' di imbarazzo, ma sicura della domanda
Robin all'inizio sembrò un po' in disaccordo a risponderle, ma sapeva che prima o poi avrebbe dovuto darle spiegazioni, e non se la sentiva di mentirle o deluderla non dandole la risposta
- allora...è...una storia complicata...vedi, io...non dicevo la verità per......paura-
Stella lo guardò spiazzata e confusa...di cosa avrebbe mai potuto avere paura?
- ehh.....vedi, io la pensavo cosi...se ti avessi confessato i miei sentimenti, io....eh....non so come dirtelo....io avevo paura, paura che ti sarebbe potuto succedere qualcosa, che avrei potuto perderti, perché se qualche nostro nemico avesse dovuto scoprire che io e te, insomma, eravamo legati, avrebbero potuto usare te contro me e viceversa, ad esempio facendoti del male....l'ho fatto soprattutto per proteggerti, poi ero troppo preso dall'essere un eroe per non accorgermi che....eh, credo che ormai tu abbia capito...-
Abbassò la testa, un po' dispiaciuto per averla fatta soffrire prima che si mettessero insieme
Stella prese il suo mento con due dita, per cercare il suo sguardo, e per dirgli, sempre attraverso gli occhi, che non c'era motivo di preoccuparsi
Gli sorrise dolcemente, quel sorriso di cui lui era innamorato pazzo
- robin, non importa...l'hai fatto per proteggerci, e io non posso fare altro che ringraziarti...-
L'espressione quasi delusa si trasformò presto in un sorriso riconoscente
Prendendola alla sprovvista, robin abbracciò stella di colpo, e nascose la testa tra i suoi capelli, stringendola a se
Stella non esitò un attimo e ricambiò l'abbraccio, affondando le sue esili mani tra la chioma di gel del leader
Rimasero cosi per un po', godendosi il contatto, fino a quando si staccarono, e si alzarono insieme per andare a dormire
Arrivarono al corridoio rispettivo delle loro stanze
- allora...buonanotte amore mio- sussurrò stella, vicino all'orecchio del ragazzo, per poi dargli un veloce bacio a stampo
Fece per staccarsi dalla sue labbra, ma robin la avvicinò a se tirandola per i fianchi, prolungando il bacio
Quando si staccarono, lui sussurrò - ti va di dormire insieme?-
Lei sorrise, e annuì
Si recarono insieme nella stanza del leader, e subito dopo robin si sdraiò, con le braccia unite dietro la testa, ad osservare il soffitto
Nel mentre stella si avvicinava piano al letto, poi ci salì e, sorridendo, si sedette su di robin, attenta a non fargli male con il suo peso
Piegò in avanti la schiena, e gli prese il viso tra le mani
Lo guardò sempre con quel sorriso dolce, per poi stendersi definitivamente su di lui, appoggiando la testa sul suo petto
Lui intanto sorrise al gesto, e iniziò ad accarezzarle i capelli
- robin?- lo chiamò lei, con occhi socchiusi, intenti a chiudersi
- si?- rispose lui, dolcemente
- ti amo...lo sai vero?- disse con un sorriso, in tono mezzo addormentato
Lui sorrise ancora, e la strinse a se
- certo che lo so....ti amo anch'io.... non immagini quanto....- rispose, ormai anche lui prossimo al sonno
Infatti, entrambi si addormentarono, con il pensiero di svegliarsi di nuovo con i loro amori accanto....

Angolo autrice
Ok....non è esattamente molto corta come oneshot, ma ho cercato comunque di sintetizzarla....era una oneshot che avevo già scritto abbastanza tempo fa, e invece di lasciarla lì a prendere polvere, ho deciso di uscirla alla luce...in questo libro pubblicherò tante oneshots che scrivevo nel tempo libero...ditemi che ne pensate, a presto! :-)

oneshots robstar ~teen titans~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora