CAPITOLO 4

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Ed eccolo non credevo ai miei occhi...aggiunse poi:"Io mi chiamo Sebastian, sono un ballerino".
Non capii perché dal giorno alla notte ero diventata la sua ragazza ma l'idea non mi dispiaceva quindi non parlai.
Così andai allo studio e dopo ben due ore di attesa decisi di curiosare in giro per conoscere altra gente.
Finalmente trovai un tipo che sembrava andarmi a genio, così mi avvicinai, di lui mi era piaciuto subito l'atteggiamento da asociale e quel suo modo
di vestirsi total black.
Io:"Ciao! Mi chiamo Greta, tu?".
Mi squadrò dalla testa ai piedi poi fece un sorriso  un po' saccente ed esclamò:"Hey! Io mi chiamo Mike... Bird".
Aveva anche una bella voce e quel suo modo di fare da "capo del mondo" mi attraeva, in un certo senso.
Io:"Devi fare il provino?"
Mike:"Secondo te?" Mi  sorrise.
Io:"Bho era per chiedere...comunque anche io sono una cantante"
Mike:"Ah ok...allora dopo ti vedo"
Io:"Sì io sento te allora".
Un secondo di silenzio bastò a farmi ricordare che dovevo tornare al mio posto per fare l'audizione, così salutai quel ragazzo tenebroso.
Stefano:"Sei fortunata un ragazzo non si è presentato, tocca a te".
Entrai in una sala con davanti tutti i professori di canto.
Io:"Buongiorno".
Uno di loro non alzò nemmeno gli occhi, poi un altro disse:"Vorrei che mi cantassi qualcosa di importante"
Io:"Ok".
Si chiamava Rudy, un nome che ho sempre trovato buffo, mi chiese:"Quindi?"
Io:"Canto Angie".
La base partì e io iniziai a cantare, la mia esibizione fu penosa, le mani tremavano e la testa viaggiava.
Un altro tra i professori replicò:"Io vorrei sentirti al piano"
Io:"Certo". Venne portato un pianoforte e cominciai a suonare, cantai "la canzone di Marinella" e quando ebbi finito mi dissero di poter andare.
Tornai sul retro dove trovai Sebastian così gli chiesi:"Posso farti una domanda?"
Seba:"Ovvio"
Io:"È vera quella cosa che hai detto a Thomas questa mattina?"
Seba:"Ecco..intendi di noi due?"
Io:"Sì.."
Seba:"No allora..." una sensazione di vuoto mi attraverso il corpo.
Seba:"Ma..vorrei che lo fosse"
Io:"Davvero?!"
Seva:"Sì ovvio, altrimenti non ti avrei detto quelle cose l'altra sera".
Non pensavo di potermi innamorare a 17 anni ma era successo.
Dopo qualche ora tornai all'hotel con Sebastian e andammo in camera, mi feci una doccia poi uscii dal bagno con ancora i capelli bagnati, Sebastian era al telefono con la madre, mi arrivò un messaggio da un numero che non avevo salvato in rubrica, diceva "Vieni in corridoio?", uscii dalla stanza e incrociai Thomas che stava salendo le scale.

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