Questa serata me la voglio dedicare.
A me che ti ho amato con tutto il mio cuore, veramente, nonostante tutto.
Mi voglio dedicare le lacrime che ho versato, i sorrisi e la pazzia, mi dedico tutto, le canzoni che mi fanno pensare a te, i libri, le poesie, tutto quello che sia collegato, in un certo senso, a noi.
Un noi che non c'è mai stato, ma un noi in cui ho sperato.
Mi voglio dedicare le notti in bianco, che in tre anni, hanno avuto un solo ed unico denominatore, tu; come i desideri delle stelle cadenti, sempre e solo tu.
Tre anni di un amore, quasi perfetto.
Tre anni che domani (o meglio oggi) termineranno, perché siamo costretti a crescere e ad andare avanti; tre anni di crescita.
Quasi non ci credo, che è arrivato quel giorno, il giorno in cui tu te ne andrai.
Io ti aspetto, non ho mai smesso di farlo, vado avanti ma ti aspetto, perché un po' ci spero che tu sia il mio filo rosso.
Tempo fa ti comparai ad un treno, un treno velocissimo, che fa salire tutti ma non me, non fa niente, i treni passano e un giorno si fermerà quel treno che non mi farà pensare alla destinazione.
A me, che anche oggi, sto qui a scriverti, a volerti ancora per un po', forse per l'ultima volta.
A me che ti ho sempre pensato, forse più di me stessa.
A Te, che mi sei sempre stato accanto, che mi hai fatto conoscere te, me e l'amore, a Te che hai reso la mia vita più semplice ma più bella, più complicata ma comunque più bella, a Te che mi hai fatto conoscere la felicità, la felicità che mi mancava da tempo, a Te che domani finisci, e con te finisco un po' anch'io, a Te che domani inizi, e con te inizio un po' anch'io, a Te che devi essere felice, e devo studiare tanto, a Te che ti dovrai impegnare in ogni cosa che farai, alle nuove amicizie ed ai nuovi amori.
Ad un Noi, a cui crederò per sempre.
