Odiavo quel locale.
C'era soltanto puzza di alcol,fumo e sudore. Scesi dalla mia macchina e mi diressi verso i bodyguards.
"Ehi tu, i minorenni non possono entrare"
Cazzo.
"Mike falla entrare, non è minorenne. La conosco." disse il bodyguard dai capelli scuri e gli occhi color cioccolato.
Lo guardai con attenzione per ricordarmi se l'avessi già visto. Niente, non l'avevo mai visto prima d'ora. Mi fece l'occhiolino e dopo avergli lanciato un'occhiata confusa mi fece entrare nel locale.
Mi addentrai in esso alla ricerca di quel coglione del mio migliore amico. Mi scontrai con una ragazza dai capelli biondi che stava piangendo, avrà avuto circa 15 anni.
Le chiesi se stesse bene. La sua risposta non tardò, semplicemente mi vomitó sulle scarpe. L'aiutai a ricomporsi e insieme andammo in bagno.
"Ehm, grazie. Ho bevuto un pò troppo questa sera comunque mi chiamo Leah." disse imbarazzata " scusa se te lo chiedo, ma per caso mi potresti accompagnare da mio fratello?"
Con un'aria perplessa risposi
"Io sono Soare, prima devo recuperare alcuni miei amici e poi ti accompagnerò."
Insieme andammo a cercarli trovandoli sdraiati sui divanetti al piano superiore.
Cercai di svegliarli ma senza risultati.
Provai e riprovai ma con scarsi risultati, me ne stavo per andare finché una mano non afferrò il mio polso facendomi rivoltare. Era il bodyguard che mi aveva fatto entrare.
" Ehm, ciao. Ci conosciamo?" chiesi insicura. Il ragazzo mi sorrise e mi fece cenno di no con la testa.
"Tu non conosci me ma io conosco te." disse sorridendo quasi ghignando " comunque ti serve una mano con i tuoi amici?". Alleluiah, finalmente qualcun- aspetta, ha detto che mi conosce. Lo guardo meglio e non ho la più pallida idea di chi sia. Che cos'era uno stalker?
Spalancai gli occhi e feci un sorriso finto poi piano piano indietreggiai sempre di più finché non presi la mano di Leah e cominciai a correre fuori dal locale.
Mi dispiace per i miei amici ma stavolta se la dovranno cavare da soli.
"Leah, dove ti devo accompagnare"
"Da mio fratello, grazie" Certo, perchè adesso so anche dove si trova suo fratello, mi sembra giusto no?
Vedendo il mio sguardo confuso mi indicò la strada. Cominciammo a parlare e a conoscerci meglio. Mi accorsi da subito che Leah era una persona molto timida.
"Siamo arrivati, quella è la mia casa" mi indicò un punto indefinito con l'indice.
Aggrottai le sopracciglia ma decisi di proseguire verso il punto in cui mi aveva indicato.
"Grazie del passaggio" mi disse e velocemente scese dall'auto, non fece nemmeno un passo che cadde a terra. Scesi dall'auto e l'aiutai ad arrivare davanti alla porta di casa sua. Bussai e mi ritrovai davanti un ragazzo moro con addosso solo i boxer. I miei poveri ormoni gridavano "PETTORALI. PETTORALI. MUSCOLI. TANTI MUSCOLI. FIGO.TANTO FIGO".Era alto talmente tanto che copriva la mia esile figura perfettamente.
"Leah Alexandra, quante volt- oh, ciao. Chi sei?" chiese con un tono leggermente imbarazzato.
"Salve, ho accompagnato Leah a casa perchè è..." dissi soffermandomi sull'ultima parola " leggermente ubriaca"
"Ma io non sono ubriaca"
"Zitta tu. Faremo i conti domani mattina, adesso entra subito in casa, vai a darti una sistemata e fila subito a dormire" disse il ragazzo in tono severo.
Leah sbuffò prima di biascicare un "okay" ed entrare dentro casa.
"Grazie di avermi riportato mia sorella, te ne sono grato. Spesso quella piccola scimmia tende a cacciarsi in guai serie se non fosse stato per te adesso sarebbe ancora a bere per quello scimmione del suo ex che l'ha lasciata e non pensare che io l'abbia lasciata andare ma evidentemente è scappata dalla finestra"
"Non devi ringraziarmi, ho fatto solo quello che avrebbe fatto qualsiasi persona" sorrise.
"Ah, comunque mi chiamo Tom" allungò la mano.
"Soare, piacere" sorrise di nuovo. Il suo sorriso era qualcosa di fantastico. Devo chiedergli che dentifricio usasse.
Dopo averlo salutato mi diressi nella mia auto.
"sometimes a certain smell will take me back to when i was young"
Era la suoneria del mio cellulare, lessi velocemente il nome. Sconosciuto. Perfetto ci mancava anche questo, risposi alla chiamata.
"Pronto Soare. Sei tu?" riconobbi la voce di Phil.
"No, sono il Grinch. Ruberò tutti i tuoi regali di Natale" dissi ironica" Si, Philip sono io. Perchè hai chiamato con lo sconosciuto?
"Oh, non è mio. E' di Jordin"
"Mi chiamo Jordan" disse una voce dall'altro capo.
"Si vabbè quello che è. Ci sta accompagnando a casa"
"Ma tu lo conosci?" chiesi preoccupata
"No ma è un tizio affidabile. E' il bodyguard del Middle Moon."
Sbiancai e fermai l'auto di botto. Non è possibile, era sempre quello strano ragazzo e adesso aveva anche il mio numero. Pensandoci meglio mi parve di averlo visto alcune volte. La cosa mi fece insospettire.
"Ok,Phil. Fate attenzione. Ti voglio bene"
"Anch'io kitten" sorrisi, mi chiamava sempre così da piccola.
Mi ricomposi e andai a casa.
Salii le scale e mentre stavo mettendo le chiavi nella toppa una voce mi fece sobbalzare.
"Soa? Sei tu? Mi dici che cazzo ci fai sveglia alle 3 del mattino?" Ah, la delicatezza di Christian.
"Sono andata a" pensa a una scusa muoviti "prendere il latte con la brioche" dissi vaga.
Lui mi guardò dubitante ma non disse niente.
Entrai nel mio appartamento e mi tuffai a mo di balenottera nel letto. Poco dopo crollai subito tra le braccia di Morfeo.
FINE CAPITOLO 2
SPAZIO AUTRICE♡
HO SONNO.
Eccomi qui, dopo 14 giorni di assenza.
Grazie per le 120 visualizzazioni e per tutti i voti che mi lasciate <3
PARERE (?)
Brava Soare, lascia i tuoi amici da soli al locale ubriachi marci mentre tu ti salvi il culo da quella specie di stalker e intanto vai ad accompagnare la piccola e dolce Leah e chi ti trovi davanti? Il fratello figo che manco nelle serie tv succedono ste cose. Aspetta... invece si.
Ma chi è davvero Tom? Sarà qualcosa di più per Soare? Invece chi è Jordan? Un maniaco? Uno stalker? Un ammiratore?
BHA CHI LO SAH.♡
LO SCOPRIRETE SOLO CONTINUANDO A LEGGERE LA STORIA. ♡
P.S scusate per gli errori e le altre cose :')
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Let it burn
Teen Fiction"Ricorda che le persone che ti fanno sorridere non ci mettono niente a distruggerti." DAL CAPITOLO 1 "...se andò, come se ne andò lei. Tutti alla fine se ne vanno, prima o poi." cover by me.