Si portò le mani alle tempie con fare esasperato. –Il prossimo!- urlò.
La ballerina cessò di muoversi in contemporanea con la musica che venne bruscamente interrotta dai tecnici. Guardò intensamente la persona che le aveva rivolto quelle parole con fare indignato.
-Ma non avevo fini-
-Per me va bene così- la interruppe quello- Che ci fa ancora lì sopra, signorina?-
La ballerina espirò profondamente e a malincuore scese dal palco con una grande voglia di piangere.
-Avresti potuto essere per lo meno più educato, Sasuke. Dopo tutto queste persone stanno sostenendo dei provini e...-
-Non farmi la paternale, Shikamaru. Ho già abbastanza problemi da me, non posso anche stare attento ai sentimenti delle persone-
I due uomini che si stavano intrattenendo in questa anonima conversazione erano Sasuke Uchiha e Shikamaru Nara; il primo, co-direttore di una della più importanti compagnie teatrali del Giappone, il secondo suo fidato assistente.
-Che seccatura che sei, boss! Quante ne avrai viste oggi? 20, 30? Possibile che nessuna ti vada a genio? L'ultima era anche brava- commentò Shikamaru.Sapeva bene che Sasuke aveva un carattere irascibile ma che in realtà era un pezzo di pane. Nonostante si mostrasse costantemente annoiato dalla situazione, Shikamaru provava un gusto particolare a stuzzicare il suo capo e a fargli perdere le staffe, sicuro ogni volta di non rischiare il posto di lavoro. Quel giorno però pensò bene di non tirare troppo la corda: Sasuke era stressato.
La UCR (Uchiha Company Review) era stata fondata da Fugaku Uchiha, a suo tempo non solo produttore ma anche grande uomo di spettacolo. Aveva iniziato la sua carriera come attore shakespeariano, poi dopo il matrimonio si era dedicato alla ricerca di nuovi talenti, tra cui una giovane Anko Mitarashi, ora colonna portante della tradizione teatrale giapponese. Purtroppo non aveva fatto in tempo a godersi la vecchiaia perché una malattia tumorale l'aveva sconfitto in poco tempo; prima di lasciare questo mondo però aveva affidato la direzione dell'attività per cui aveva dato anima e corpo in vita ai suoi due figli: Itachi e Sasuke. Al primo era spettato il compito di direttore amministrativo, il secondo era diventato niente e poco di meno che direttore artistico, secondo i voleri del padre.
Sasuke non era convinto di essere bravo in questo mestiere. Anzi credeva che se la direzione artistica della compagnia avesse continuato a reggersi nelle sue mani, presto tutti gli sforzi del padre sarebbero andati in fumo, e lui non se lo sarebbe mai perdonato. Non riusciva assolutamente a capire perché Fugaku avesse affidato proprio a lui- lui che era sempre cinico e freddo- la parte del lavoro che richiedesse avere sensibilità e calore.
Sasuke era convinto che avrebbe svolto un lavoro migliore dietro una scrivania, come suo fratello Itachi, il quale invece, grazie al suo ingegno, avrebbe apportato alla scena invece idee sempre più originali e d'effetto. Gliene aveva anche parlato una volta, e lui gli aveva risposto che se il padre lo aveva ritenuto all'altezza di un compito così importante come la direzione artistica, allora anche suo fratello avrebbe creduto in lui. Sasuke aveva cercato di trovare qualche buon argomento da contrapporre, ma Itachi non aveva voluto sentire ragioni, e la questione si era chiusa lì.Quei giorni poi erano i più difficili che Sasuke avesse mai affrontato nella sua carriera. Broadway richiedeva ballerini, ed era impensabile che nel teatro più famoso del mondo non fosse presente anche un ballerino proveniente dalla UCR. Il più giovane degli Uchiha si era impegnato a trovare il nuovo talento che avrebbe portato la sua società alla ribalta, ma dopo giorni di casting, non aveva ancora selezionato nessun ballerino degno di questo titolo. Solo dilettanti e pseudo-danzatori, non artisti veri; nessuno di loro, per far un esempio aveva lo stesso talento e lo stesso carisma di Anko Mitarashi al suo tempo. E Sasuke si rifiutava di mandare a New York una ballerina mediocre.
Le pressioni erano tante e venivano da tutte le parti; tutti conoscevano bene la fama di suo padre, il suo fiuto nel trovare talenti e se non avesse trovato qualcuno di straordinario che conquistasse il pubblico, lo avrebbero travolto di recensioni negativa. Già sentiva addosso il dito puntato dei critici che lo biasimavano per non essere all'altezza del padre scomparso da poco. Sarebbe stata la fine indiscussa della UCR, e questo pensiero tormentava Sasuke Uchiha giorno e notte,impedendogli sia di mangiare che di dormire. Anche pensare, in quei giorni, era diventata una tortura.
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Chi non ha mai visto nascere una dea non lo sa che cos è la felicità
FanfictionDa testo: "Broadway richiedeva ballerini, ed era impensabile che nel teatro più famoso del mondo non fosse presente anche un ballerino proveniente dalla UCR. Il più giovane degli Uchiha si era impegnato a trovare il nuovo talento che avrebbe portato...