La paura di essere amati.

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Era una soleggiata domenica pomeriggio e Magnus e Alec stavano portando le ultime cose al loro appartamento: si trovava in centro città, un punto strategico, vicino all'Istituto per Alec e vicino ai negozi più chic per Magnus.

Erano passati quasi tre mesi da quando Alec aveva chiesto in modo decisamente impacciato a Magnus di andare a vivere insieme, ma era stata posta una condizione: una nuova casa, un posto totalmente nuovo che potesse significare per entrambi un nuovo inizio.

Da principio Magnus era dubbioso e allo stesso tempo emozionato: Alec era un ragazzo così metodico, lo stregone al contrario amava "vivere alla giornata", non curandosi molto dell'avvenire; sicuramente questo atteggiamento verso la vita era dovuto al fatto che la sua vita non sarebbe effettivamente mai finita.

L'amore per Alec tuttavia aveva cancellato ogni dubbio, dunque l'idea della convivenza era stata accolta con molto entusiasmo: Magnus aveva deciso che sarebbero serviti dei mobili nuovi e quindi passò le settimane successive ad arredare e ammodernare il loft che avevano acquistato.

Alec da canto suo aveva più o meno convissuto con lo stregone fin dagli inizi della loro relazione, quindi era convinto che questo passo non avrebbe fatto altro che rafforzare la loro relazione. Inoltre era decisamente scomodo dover andare e venire dall'Istituto ogni volta che doveva prendersi un cambio di vestiti.

Insomma la cosa sarebbe stata vantaggiosa per tutti. O almeno così sembrava nella sua testa.

Tuttavia Alec aveva insistito che il trasloco avvenisse senza uso della magia, per "godersi il momento", così sosteneva lui, con grande disappunto di Magnus, che al contrario odiava sudare nei suoi bellissimi abiti pieni di pizzo che gli prudevano ovunque.

Il piano era che i due avrebbero trasportato gli ultimi mobili con l'ausilio del furgone di Luke, ma non possedendo una patente mondana, si fecero accompagnare da Sheldon, Sonny, insomma il fidanzato nerd di Isabelle che, seppur affetto da una temporanea amnesia, non aveva dimenticato come si guidava.

Seduti sui sedili posteriori con gli scatoloni sulle ginocchia, Magnus guardò il viso contratto dall'emozione del suo fidanzato e gli poggiò una mano sulla spalla. Alec si girò e, vedendo lo sguardo fiducioso di Magnus, si rilassò visibilmente.

<< Sei emozionato? >> chiese Alec, prendendogli la mano.

<< Moltissimo, tu? >> rispose Magnus.

<< Pure io, non ho mai convissuto con qualcuno, spero di non sfigurare >> disse Alec con una risata nervosa.

Arrivati davanti alla nuova casa, Simon disse:

<< Eccoci. Avete bisogno di aiuto per scaricare? >>

<< No, grazie Simon. Ce la caviamo >> rispose Alec, che ci teneva ad occuparsi personalmente del delicato compito di maneggiare mobili, i suoi primi mobili- sicuramente non li avrebbe lasciati nelle maldestre mani di quel mondano senza addestramento fisico.

Magnus ed Alec scesero dal furgone e tolsero i mobili dal bagagliaio, quindi Simon ripartì, salutandoli con un cenno della mano.

Visto il divieto dell'uso della magia, l'operazione di trasporto di mobili dalla strada all'interno della casa prese quasi tutto il pomeriggio.

Stremati, i due si gettarono sul divano, dunque Magnus commentò:

<< Almeno per arredare lasciami usare la magia >> guardando Alec in maniera implorante. Lo stregone non era abituato a sudare, come invece Alec faceva quotidianamente durante i suoi allenamenti, quindi era nuovo all'esperienza e non particolarmente incline a continuarla.

Malec- scene di vita quotidiana.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora