one

38 5 0
                                    

Michael's POV

Ogni notte è sempre la stessa storia.

Sempre lo stesso incubo, sempre le stesse immagini ritornano ogni notte nel mio subconscio.

Le stesse immagini che rompono sempre la mia quiete.

Una macchina.

Due ragazzi, io ed Ashton.

Risa, qualche bacio rubato e qualche carezza sulle note di Here Comes Your Man dei Pixies.

Poi lo scontro violento contro il camion.

Rosso del sangue, nero della notte.

Urla, lacrime.

Morte.

Ecco le immagini che si presentano sempre di notte, quando io, il ragazzo dai capelli tinti di nero, cerco un minimo di pace e tranquillità per la mia anima durante il sonno, nonché momento in cui l'essere umano è debole, privo di mura, momento giusto per i demoni interiori di insediarsi nella mente e nutrirsi delle paure ed angosce.

Quelle immagini sono tutto quello che mi ricordo della notte del tredici maggio di due anni fa, quella notte che non fa altro che ripresentarsi nei miei sogni, non avendo così neanche un attimo di pace. Neanche la notte.

Ormai dormire per me è diventato un optional, quelle orribili immagini non fanno altro che tormentare la mia anima già in pena e aumentare sempre di più i sensi di colpa.

Io ero alla guida della macchina, la colpa è completamente mia se mi sono distratto e non ho visto quel maledetto camion che mi stava tagliando la strada, la colpa è completamente mia per quel maledetto scontro che mi ha portato via l'unico colore che dava vita alla mia vita grigia.

Avrei preferito che venisse strappata quella vita tanto preziosa a me stesso, piuttosto che ad Ashton.

Anche questa notte quei ricordi riaffiorano nella mia mente, non ho avuto tanto tempo per dormire; subito mi sono risvegliato con i polmoni alla disperata ricerca di recuperare più aria possibile e i miei occhi verdastri sono già pieni di lacrime. Lacrime che non esitano molto a scendere dagli occhi e fare il loro percorso lungo le mie guance leggermente paffute e pallide. Quelle terribili immagini sono ancora presenti nella mia mente, come se fossero indelebili.

Quel tragico evento non ha, però, segnato solo me.

Durante quella sera, io ho perso completamente tutto.

Anche i miei amici di una vita intera mi hanno completamente abbandonato, ritenendomi assolutamente colpevole dell'incidente.

Non hanno affatto torto, secondo me.

Nonostante siano già passati due anni dalla tragedia, la situazione non è affatto cambiata. Luke e Calum non mi hanno ancora rivolto parola, ormai mi considerano un assassino, quasi un mostro, soprattutto il ragazzo dai capelli corvini.

Così sono rimasto completamente solo, abbandonato a me stesso e con quella sensazione di pesantezza data dai sensi di colpa rimasta perenne.

Tutto è diventato schifosamente grigio, triste, vuoto.

Poi, ogni notte, la voglia di imprimere colori e forme su una tela viene a galla o di scrivere strofe su un foglio, e non posso fare nulla per reprimerlo.

Sono completamente devoto all'arte e alla musica – considerando anche quest'ultima una delle arti più pure – e le considero due cose assolutamente sacre.

Sono gli unici modi per non andare completamente di matto, quella forte passione per l'arte e per la musica è anche una distrazione dalla cruda realtà che mi circonda.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Jun 27, 2017 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Marlboro.Where stories live. Discover now