CAPITOLO 1

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-Ali, svegliati oggi è il tuo primo giorno di scuola! - mi ricorda Megan, la mia matrigna

Lei è una donna molto premurosa, simpatica e bella, si prende molta cura di me e rende felice mio padre.

È ovviamente se è felice mio padre sono felice anch'io.

-SI MI ALZO SUBITO!- rispondo di rimando

Mi alzo strisciando i piedi per terra, arrivo in bagno che è nella mia camera, entro e mi faccio una bella doccia fresca.

Non c'è niente di meglio di una doccia mattutina.

Esco dal bagno con un asciugamano che mi copre in parte il corpo e vado in camera mia scegliendo i primi indumenti che trovo dinanzi.

Mi trucco mettendomi un po' di fondotinta, passo sulle ciglia del mascara e metto del rossetto bordeaux sulle labbra.

Dopo aver messo un po' di trucco, scendo le scale e vado in cucina dove mi aspetta Megan con un piatto di pancake sul tavolo.

-non mangi?- mi chiede facendomi soffermare vicino la porta

-non arriverò mai in tempo...- rispondo spostando lo sguardo sui pancake
-però potrei assaggiare un pezzettino... - continuo mentre mi siedo e mangio i pancake velocemente

Dopo aver finito di mangiare saluto Megan, prendo il mio zaino e mi incammino verso la scuola arrivando dopo pochi minuti in anticipo. Me ne canterò di sicuro con mio padre.

Entro nel cortile della scuola e per fortuna non sono al centro dell'attenzione.

Mi fermo vicino un muretto senza sedermi e prendo il mio telefono, mettendo play alla mia Playlist.

Ad un tratto qualcuno mi tocca la spalla così con uno scatto scaravento a terra questa persona bloccandole un braccio e portandolo dietro la schiena

Sin da bambina mi hanno insegnato a difendermi nel caso io venga aggredita da qualcuno, ho sempre avuto il terrore di simili situazioni.

Mi stacco da lui e mi risiedo con tranquillità sul muretto con tutti gli sguardi puntati addosso a me

-Perché mi guardate così? È MORTO QUALCUNO?-

Tutti si girano guardando da un'altra parte e guardo male il ragazzo che ho appena "aggredito".

Lui sorride

-Perché Sorridi? -
-sei bellissima-

Nascondo un lieve sorriso e mi avvicino prendendo leggermente il colletto della sua camicia

-grazie per il complimento ma non farti strane idee e film mentali sia chiaro-

Suona la campanella e mollo la presa dandogli le spalle

E poi mi rigiro verso il biondino sorridendogli

-spero di non vederti mai più!- dico, mentre mi incammino verso la mia classe.

LA PRINCIPESSA RIBELLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora