Hadesplace

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Capitolo 1

Finalmente ci era riuscita, era riuscita a convincere i suoi genitori a farla  uscire da sola nel centro della città che abitava ormai da dieci anni: la città di Hadesplace,una cittadina italiana a tutti gli effetti, a parte per il nome, ereditato da un vecchio Hotel vicino al centro appunto che ormai era stato chiuso ma aveva rappresentato la principale fonte di guadagno del posto per secoli ed era di proprietà di una famiglia inglese.

I genitori di Elena non le avevano mai dato il permesso di andarci da sola, non si fidavano né della figlia né delle persone che circolavano in quei posti, questo lei non riusciva proprio a capirlo, insomma, è vero che erano tutti sconosciuti, ma non sembravano assassini.

Era riuscita a convincerli dicendoli che era stata aperta una nuova biblioteca e le sarebbe tanto piaciuto poterci andare e avrebbe potuto approfittare del passaggio della madre che sarebbe dovuta andare al lavoro lì vicino, così i genitori acconsentirono a patto che a mezzogiorno lei e la madre sarebbero andate a mangiare insieme e che alle 18.00 si sarebbero trovate vicino al palazzo dove lavorava. A Elena erano sembrate condizioni piuttosto ragionevoli e quindi perché no?

Anche se per una qualsiasi persona normale quella della biblioteca sarebbe sembrata una scusa bella e buona, per lei non era così, voleva veramente andarci, la sua passione erano i libri e la musica e purtroppo nelle vie vicino a casa sua non c'erano biblioteche e la sua famiglia non si poteva economicamente permettere di spendere troppi soldi per i libri.

Al suono della sveglia Elena scattò in piedi un po'addormentata, quando uscì dal bagno si mise addosso un paio di jeans e una maglietta nera, si diede una sistemata veloce ai capelli e scese le scale, quando aprì la porta sua madre era già pronta ad aspettarla.

Arrivarono in centro in dieci minuti, quando per la madre ed Elena arrivò il momento di salutarsi, la madre la stritolò in uno stretto abbraccio troppo lungo e imbarazzante riempendola di raccomandazioni alquanto inutili e scontate del tipo: non salire in macchina di sconosciuti, se qualcuno ti offre da bere rifiuta e non ti avvicinare troppo al portico dei drogati,ebbene sì, lei lo chiamava proprio così: il portico dei drogati; accanto ad una lunga serie di negozi c'era un portico e all'inizio del portico c'era una sorta di gradino dove si sedevano sempre i ragazzi e le ragazze tra i 16 e i 25 anni, in effetti alcuni a vederli non sembravano proprio sobri, ma come al solito la madre tendeva ad esagerare.Elena sgusciò letteralmente via dall'abbraccio di Ester e si incamminò verso la nuova biblioteca.

L'edificio non era particolarmente affollato ed Elena trovò subito quello che cercava: un libro fantasy, l'ottavo di una lunga saga di dieci libri. Così andò dalla ragazza dietro al computer e le chiese se poteva prenderlo in prestito.

Quando due ore dopo uscì dalla biblioteca si sentiva molto soddisfatta e il vento leggero che le sfiorava i capelli la rilassava, in realtà per come era fatta sarebbe potuta stare tutto il giorno chiusa dentro la biblioteca a leggere ma le era venuta un'idea, dato che c'era una sole fantastico ma non faceva troppo caldo avrebbe potuto andare a leggere il libro sulle scalinate di Spiritsquare, una delle principali piazze di Hadesplace.

Una volta arrivata sul terzo gradino, si sedette, tirò fuori il libro e iniziò a leggere....

Fine primo capitolo!!!!! Come vi è sembrato? Spero vi sia piaciuto anche se la vera e propria storia parte dal prossimo capitolo.

-Ellis

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