Capitolo 5
Amelia cercò di correre incontro all'amica per fermarla ma non fece in tempo, Elena era già lì, davanti ad Alan, le puntava gli occhi dritti nei suoi che sembravano solo cavità vuote e profonde, le facevano impressione, così distolse lo sguardo dal ragazzo castano per spostarlo su quello biondo e sorrise per sdrammatizzare, o forse perché era semplicemente incantata dai suoi occhi, un po'come succedeva ad Elena con Alan, ma non quella volta, quella volta era davvero fuori di sé.
La ragazza iniziò a parlare con Alan, parlava a bassa voce per non farsi sentire dalle altre persone che ormai si riversavano numerose nei corridoi, ma aveva un tono tanto infuriato che al ragazzo sembrava che urlasse.
-Come diavolo ti è saltato in mente di fare una cosa simile? Davvero credi che sia una ragazza stupida solo perché la gente non mi considera? Spiegamelo, spiegami il perché lo hai fatto, ti ascolto!-
Amelia allora distolse lo sguardo da quello che ormai era il suo obbiettivo da più di un minuto e, guardando l'amica usare quel tono autoritario contro quel ragazzo la fece ricredere sulla sua contrarietà per la vendetta. Elena non se la cavava per niente malee poi quel tipo se lo meritava, faceva finta di non capire di cosa stesse parlando. Anche Amelia iniziava ad innervosirsi,va bene tutto,pensava lei, ma se credi di prendere in giro la mia migliore amica,ti stai proprio mettendo contro la persona sbagliata !
Alan però continuava a non capire e cercava di convincere Elena della sua innocenza.
-Hey hey hey calmati ok? Io non c'entro niente con questa storia e non capisco perché tu stia incolpando me-
-Beh forse perché sono troppe le coincidenze e l'unica persona che potrebbe essere stata sei tu-
-Mi dispiace davvero tanto Elena, chiunque sia stato la pagherà, non ne ho dubbi, ma io anche se volessi non potrei farlo...-
-Mi prendi in giro?E sentiamo, perché non potresti farlo?-
Alan esitò, non poteva dirglielo, sarebbe stato troppo imbarazzante e lei non le avrebbe neanche più rivolto la parola perché si sarebbe vergognata ad andare in giro con una persona del genere, oggi come oggi le ragazze si aggrappano alle piccole cose, o meglio,quelle che un tempo erano piccole cose e che ora stanno diventando fondamentali.
-Okay Alan adesso conterò fino a tre, se non mi dai una spiegazione non vorrò vederti ne sentirti parlare mai più e non vorrò più vedere tuoi messaggi sul mio telefono, mai più, altrimenti ti denuncerò chiaro?-
Ancora nessuna risposta da parte del ragazzo.
-Uno...-
Alan non poteva farlo, aveva già frequentato ragazze della sua età e sapeva che non lo avrebbe più potuto guardare senza ridergli in faccia se li avesse detto la verità.
-Due...-
Ma d'altra parte non poteva perderla, sentiva che lei era diversa...non sapeva cosa fare...
-Tre.- Elena aspettò un attimo, come se fosse avesse sperato in una risposta, poi con uno sguardo furente, come se lo avesse voluto prendere a pugni, si girò pronta ad andarsene,Amelia fece lo stesso.
Alan si rese davvero conto di ciò che stesse accadendo e tentò disperatamente di richiamare l'attenzione di Elena che ormai se ne stava già andando.
-Elena!-
Nessuna risposta.
-Elena!!-
La ragazza si girò ma in quel momento lui ebbe un attimo di esitazione, aveva troppa paura di perdere anche lei, quindi Elena si rigirò e continuò a camminare con l'amica.
-Elena io non potrei farlo neanche volendo perché non ce l'ho un telefono okay?-
Urlò il ragazzo in mezzo al corridoio. Elena si girò basita.-Sul serio?- Elena non poteva crederci
-Lo so è ridicolo-
-Ma perché diavolo non me l'hai detto?-
-Io non lo so, credevo che ti saresti messa a ridere-
Elena si avvicinò:
- Sei un'idiota Alan, potevi dirmelo subito!-
Alan si sentì un po'umiliato dalle sue parole ma era pur sempre sollevato. Quindi le disse:
-Voglio sapere anche io chi ti ha scritto quelle cose okay? E ti prometto che la pagherà, ora ripetimi quello che è successo e fammi vedere la chat.-
Elena fece come richiesto e Alan la fermò non appena sentì nuovamente le prime parole del messaggio.
Finalmente ho visto chi sei
Aveva parlato solo a due persone di Elena, e solo una delle due possedeva un telefono.
-Devo andare, mi spiace che tu abbia creduto una cosa del genere su di me, risolverò la cosa, credo di sapere chi sia stato-
Alan se ne andò, e il suo amico lo seguì.
Fine capitolo! Come vi è sembrato?
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Spiriti, spettri e...io
ParanormalUna semplice ragazza che viene a contatto con una nuova realtà molto più inquietante, pericolosa e affascinante di quella a cui era abituata, ma ne varrà davvero la pena di entrare in questo nuovo mondo solo per non abbandonare una persona speciale?