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"andate a pagina 24 e svolgete tutti i numeri dispari. assicuratevi di fare delle frasi complete"

ugh. inglese era la materia, tra tutte le materie in cui jaebum andava peggio. non riusciva a capire come la grammatica inglese o lo spelling o la pronuncia delle parole funzionassero.

si stava chiedendo come stesse il raggio di sole della classe e girò la testa nella direzione del banco di youngjae. per la prima volta sembrava avesse lo sguardo perso nel vuoto e che non stesse facendo gli esercizi assegnati. era strano perchè di solito sarebbe stato il primo ad iniziarli e finirli.

jaebum notò anche che non vedeva il muffin da nessuna parte, ma nella sua mano c'era ancora il biglietto che gli aveva lasciato. si morse la lingua, sentendosi ansioso a pensarci. aveva buttato il muffin? è davvero così ostinato a non mangiare?

sbattè la testa contro il suo banco, il che causò lo sguardo sorpreso di alcuni ragazzi seduti accanto a lui.

"mr. im, per favore tenga la sua rabbia nel corridoio e non in classe"

¤

"hey jaebum. vieni con noi?"

"eh? oh, sì. certo." mormorò jaebum avanzando velocemente per raggiungere il resto del gruppo. a dirla tutta il muffin non aveva lasciato i suoi pensieri nemmeno quando l'ultima ora era finita, che era di solito il momento in cui si dimenticava di tutti i suoi problemi.

mentre il gruppo attraversava i cancelli della scuola, i suoi occhi vennero attirati da una persona familiare che camminava a pochi metri davanti a loro. sapeva che quello zaino bianco con il portachiavi a forma di cagnolino apparteneva all'amante dei cani choi youngjae.

"...in realtá c'è una cosa che devo fare urgentemente. verrò con voi domani" urlò jaebum mentre cercava di raggiungere youngjae, che aveva svoltato l'angolo ed era giá fuori dalla sua vista.

"magari è davvero innamorato" sussurrò mark da dietro il gruppo.

"lo posso vedere nei suoi occhi!" sussurrò urlando jackson, mettendo scherzosamente un braccio sulle spalle di mark.

¤

silenziosamente, jaebum aveva seguito youngjae nonostante stesse dicendo a se stesso che era uno stalker. nella paura di perdere la sua popolaritá, si coprì la testa con il cappuccio.

piano piano, velocizzò la sua camminata per essere più vicino a youngjae. le sue orecchie vennero attirate da un rumore di plastica che veniva accartocciata. quando lo sentì, la sua anima lasciò il suo corpo ancor prima che potesse capire cosa stava succedendo.

proprio come aveva sperato, youngjae aveva portato qualcosa alla bocca e lo aveva masticato. jaebum sorrise e abbassò la testa, ora soddisfatto per quello a cui aveva assistito. non si era accorto che youngjae si era fermato e andò a sbattergli contro, dato che non stava prestando attenzione.

"ah... scusami!" balbettò youngjae con delle briciole di muffin intorno alla bocca. jaebum si maledisse a bassa voce davanti a quella... tenera innocenza.

"è okay. nemmeno io stavo guardando." jaebum finse di essere il solito figo, mentre dentro di sè stava urlando. scompigliò i capelli castani di youngjae e se ne andò come se nulla fosse.

all'insaputa del confuso e arrossito youngjae, jaebum quasi urlò. sapeva che avrebbe avuto la possibilitá di avere il suo numero se avesse continuato così.

jaebum accellerò il passo verso il supermercato con un ampio sorriso.

breakfast delivery - 2jae [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora