Primo appuntamento

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Mentre vado al primo appuntamento con un ragazzo, o meglio dire uomo sono agitata. Vorrei tornare a casa.non so come comportarmi, ho paura di fare brutta figura.

Passo in macchina e lo vedo in piedi ad aspettarmi. Deve essere lui. È alto. Mia sorella mi lascia qualche metro piu avanti. Scendo dalla macchina, gli vado incontro.
"Ciao"Mi saluto
"Ciao"

Mi porge la mano.
"Piacere sono Matteo"
"Eleonora"

È davvero un bell' uomo . Da quello che mi ha detto ha 36 anni. 18 in piu di me. Non ho mai avuto un primo appuntamento con qualcuno e ovviamente il primo doveva essere con un uomo molto piu esperto di me.

La paura mi assale. Non saprò di che parlare. Posso ancora andarmene. Posso chiamare mia sorella e andarmene a casa.

"Andiamo?" Mi chiede.

"Sì". Attraversiamo la strada e ci incamminiamo verso il centro.

"Come è andata scuola guida?"

Ci scriviamo da un paio di giorni. Sa che ho appena iniziato per fare la patente. Ho appena compiuto gli anni.

"Bene.era la prima lezione di teoria.. so tutti i cartelli di divieto" sorrido.

"Dopo ti interrogo allora..facciamo un aperitivo?"

"Sì.. ah sono vegetariana spero non sia un problema"

"Davvero? Non è un problema e da quanto lo sei?"

"Sono 2 anni che non mangio animali morti"

"Anch io ogni tanto cerco di evitare la carne.. questa settimana per esempio.. ah no sono andato a una grigliata l altra sera" ride.

"Ci sediamo qua fuori?"

"Va bene"

Mi racconta del suo lavoro, della sua settimana, dei suoi viaggi, dei suoi programmi per le vacanze.

Io gli racconto della scuola. Ho appena finito il quarto anno di liceo. Gli racconto dello stage che sto facendo in ospedale in queste settimane e delle mie vacanze al mare e in Inghilterra.

Quando ordiniamo da bere prendo quello che ha ordinato lui.
"Sai cosa hai preso?"

Rido. "Non ne ho idea"

Ride anche lui.

"Dai che cosa ho ordinato?"

"Non te lo dico. Sorpresa"

Continuiamo a parlare di quello che capita. Niente silenzi imbarazzanti. Chissà quanto spesso va a primi appuntamenti. Deve essere abituato a conoscere ragazza nuove e provarci con loro. Si vede. È gentile,ma non eccessivo. È molto giovanile, socievole, mette a proprio agio, è un piacere parlare con lui. Ha un immensità di cose da raccontare. Chissà quante delle cose che racconta sono false.

"Andiamo a fare un giretto?" Mi chiede toccandomi appena la spalla.

Per la prima volta in tutta la serata lo vedo in leggera difficoltà. O per meglio dire il suo tocco sulla spalla non è stato molto naturale.

Forse è un Po agitato anche lui. Ho comunque adorato il suo tocco.

Mi alzo e lo seguo.

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La storia è un semplice sfogo personale. Vorrei riuscire a capire meglio quello che provo per Matteo.

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