Capitolo 2

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Apro la porta di casa ed entro e vedo Helen seduta in cucina che sorseggia del caffè, ha uno sguardo perso nel vuoto e credo che non si sia accorta del mio arrivo.
-"Buongiorno" dico
-"Buongiorno, hai passato una piacevole notte a Brighton?"
-"Si" rispondo.
La bacio e mi siedo a fare colazione, mangio due biscotti e bevo una tazza di thè.
-"Oggi hai il giorno libero a lavoro giusto?"mi dice con tono freddo
-"Si, avevo pensato di accompagnarti a scuola"
Insegna storia al college.
-"Come vuoi"
Rido
-"Che ridi!!! Non c'è nulla di divertente" mi dice in tono brusco
-"Niente, volevo sdrammatizzare la tua freddezza nei miei confronti"
-"La mia freddezza?! Sei tu quello freddo che se ne frega di me e di come sto"
Eccoci al decimo litigio della settimana.
-"Non dire queste cose" ribadisco
-"Ne riparliamo stasera, devo andare a lavoro, mi accompagni o no?"
-"Ok".
Il viaggio in macchina prosegue in modo silenzioso, Helen non mi rivolge la parola e guarda fuori dal finestrino. Fuori piove, come sempre, qui è la regola del giorno anche se è primavera. Arriviamo a scuola e faccio scendere a Helen, non mi saluta e sbatte lo sportello in modo brusco, non oso pensare ai suoi poveri alunni che dovranno sopportare il suo cattivo umore. Torno a casa e mi siedo  sulla poltrona posizionata davanti alla parete a vetri, vivo in uno dei palazzi più ricchi di Brighton, d'altronde me lo posso permettere. La casa è grande e soprattutto bella è la tipica casa che si vede nelle riviste di personaggi ricchi e famosi. Mentre rifiletto sul mio rapporto con Helen e decidere come affrontarlo al meglio, vengo interrotto da Ruth, la nostra domestica.
-"Signor Lebon ho finito il mio turno lavorativo"
-"Di già?" Dico stupito
-"Si, sono le 12:00" afferma con un sorriso sincero.
-"Certo può andare a casa, buona giornata"
-"Anche a lei e a sua moglie" sorride e se ne va.
Mi ero perso nei miei pensieri che non mi ero accorto che si era già fatta l'ora di pranzo. Mi dirigo in fretta verso l'ingresso di casa e cerco le chiavi della macchina per andare a prendere Helen a scuola, quando sento suonare il telefono lo prendo e leggo il messaggio di Helen: "Non aspettarmi per pranzo, mangerò qualcosa con le mie colleghe".
-"Perfetto" dico fra me e me.
Intanto mi dirigo in cucina e prendo una porzione delle lasagne che ha fatto Ruth, sono deliziose!.
Dopo aver mangiato vado in salotto e mi accorgo che fuori c'è il sole e con mio stupore devo ammettere che c'è anche caldo, questo bel tempo mi riporta indietro nel tempo, precisamente nella mia adorata e splendida Sicilia...

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