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-Come è andato l'appuntamento ieri, biondo?- chiese Christine, indossando il suo grembiule e iniziando il suo turno.
-Benissimo! È un ragazzo dolcissimo! Veramente, è stato una favola- rispose Louis, imitandola e muovendo le mani contento.
-Allora, secondo appuntamento?-
-Non lo so. Ci sarà di sicuro ma non so quand-- - Louis si bloccò quando vide Harry, lo stesso Harry che non si presentava da una settimana, seduto a uno dei tavoli.
-Che ci fa là? Quello non è il suo tavolo solito!- disse Christine.
-E non è neanche un mio tavolo...- aggiunse Louis, notando che rientrava nella "zona" di Elizabeth.
Capisco che tu lo voglia ignorare, Harry, ma proprio nella zona di Elizabeth?
-Posso chiedere a Beth di fare cambio tavolo per stasera se vuoi. Non è un problema- propose Christine notando il cambio di umore del suo migliore amico.
-No, ci sarebbero troppe spiegazioni da fare.-
-Sul serio, se glielo chiedessi io-- -
-Fa niente, Christine. Si capisce che mi sta evitando, viene abbastanza spesso qua da sapere che quello non è un mio tavolo. Lascia stare- rispose Louis, per poi allontanarsi a prendere le ordinazioni.

"Mi manchi già" lesse Louis. Lui e Daniel stavano messaggiando già da un po', adesso. Era carina come cosa. Giusto?
"Aw, Dan💕 anche tuuu💕💕" rispose.
-Quanto amore...- sbottò Christine leggendo i messaggi e fingendo di vomitare.
-Zitta tu!- la richiamò Louis facendole una linguaccia.
-Ah bello, "zitta" a me non lo dici!- rispose lei, spingendolo scherzosamente. Louis rispose con la stessa spinta, iniziando a ridere.
-Bimbi smettetela!- li richiamò entrambi Elizabeth, arrivando da dietro di loro.
-Scusa mamma!- disse Christine iniziando a ridere ancora di più.
-Louis, il ragazzo del tavolo 15 non ti toglie gli occhi da dosso neanche per un secondo- aggiunse Elizabeth, prima di tornare al lavoro.
-Tavolo 15? Chi è? È carino?- chiese Louis.
-È un cesso a pedali davvero, non andare a parlargli- rispose Christine, osservando la sala e cambiando espressione.
-Non può essere così male...-
-Oh è anche peggio!- rispose lei allontanandolo da là.
-Non ti credo- disse risoluto. Iniziò a girarsi, ma fu fermato da Christine.
-È Harry. Adesso basta, su. A lavoro!- rispose secca Christine, spingendolo via.
Perché Harry lo fissava?

-Comunque, per il secondo appuntamento con Dan... è sabato. Andiamo a casa sua- disse Louis, posando il telefono con un sorriso quasi abbagliante per tanto che era felice.
-Casa sua, eh?- rispose Christine con un tono malizioso.
-Non succederà niente, stai tranquilla!- la rassicurò Louis alzando le mani in segno di resa.
-Usate le precauzioni!- urlò, anche se a bassa voce, la ragazza, prima di continuare a lavorare.
Louis la fulminò con uno sguardo, per poi iniziare a ridere e incamminarsi verso un cliente con la mano alzata.

Vai, Harry. Adesso.
Harry si alzò dalla sedia, ma poi vide Louis venire da quella parte -o meglio, girarsi da quella parte per raggiungere dei tavoli davanti a lui- e decise di risedersi.
Stupido, stupido Harry.
Louis parlava e gesticolava con il cliente, probabilmente spiegandogli come sono fatti i piatti. Aveva un bel sorriso in volto, uno sincero. Non era solo il sorriso "devo-sorridere-o-mi-licenziano", era un sorriso "sono-contento-guardatemi-tutti". Ed Harry lo trovava così bello...
Nel senso, se Louis fosse stato una ragazza allora...
Certo Harry, auto convinciti di questa cosa.
Louis sentì come se qualcuno lo stesse fissando e alzò lo sguardo, incrociando quello del riccio, per poi arrossire.
Harry mosse lievemente il capo, come se gli stesse chiedendo di raggiungerlo.
Louis alzò un dito facendo segno di aspettare e poi continuò a parlare con il cliente.

-Harry, ciao- lo salutò lui, avvicinandosi.
-Senti...- iniziò Harry.
Adesso, Harry. È il momento giusto.
-Sì?- chiese Louis.
-Mi p-- p-puoi portare il conto?-
Louis strabuzzò gli occhi, quasi confuso.
-Sì certo- disse, sorridendo e usando una voce falsa e fin troppo felice. -Ti mando subito Beth- aggiunse.
Quanto sei stupido, Harry?
Pensò Harry mentre vedeva Louis allontanarsi.
Quanto sei stupido, Louis? È ovvio che non voleva parlarti da amico.
Non avrebbe dovuto illudersi. Se avesse voluto essere suo amico, si sarebbe seduto a un suo tavolo, giusto?

[HI OR HEY 👋🏻Okay quindi, ringraziate l'aereo che ho preso oggi perché la maggior parte del capitolo è stato scritto ad alta quota (-: non so quanto aggiornerò in questo periodo, perché sono partita, ma mi ci impegnerò. Lo giuro. Commentate, lasciate tante stelline e spargete la voce💕💕 bacioni da Bruxelles]

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