"Non si è mai lontani abbastanza per trovarsi"

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Arrivammo su una bellissima collina, dalla quale si poteva vedere tutta la città.
Parcheggiata la moto, posati i caschi, tirò fuori dal bauletto una coperta e la stese per terra.
"Avevi organizzato già tutto?" Chiesi.
"Si, speravo accettassi e così è stato...grazie." Mi disse.

"Figurati, mi fa solamente piacere" Non ci credevo.
Avevo le così dette farfalle nello stomaco, non volevano stare ferme.
Calò il silenzio, mi sentii un po' in imbarazzo, ma poi mi abbracciò.
Quell'abbraccio mi trasmise molto, calmò il mio cuore che stava per esplodere dall'emozione e mi fece apparire un sorriso a trentadue denti.

Ci sedemmo uno accanto all'altra, impacciati entrambi cercammo di avvicinarci sempre di più, cercando di avere un contatto fisico.
Così mi trovai con la testa poggiata sulla sua spalla.. a guardare il sole, che piano piano, si stava nascondendo dietro le lontane montagne davanti a noi.

Da ragazza romantica qual ero, amavo i tramonti, mi trasmettevano pace e tranquillità. I colori che si fondono l'uno con l'altro.. il rosso, il giallo, l'arancione e a volte anche il rosa, nella mia ingenua immaginazione potevamo essere io e Justin in quel preciso istante.

"Ti sei incantata?" Mi chiese ad un tratto.
"Si, scusami, mi piace molto osservare il tramonto.. ed il silenzio che si crea come per dire "Ciao sole, ci vediamo domattina"."

"Ti donano molto le luci del tramonto." Mi disse, prima di avvicinarsi e posare le sue labbra sulle mie.
Si vedeva che era agitato, ma questo non lo fermò affatto.

Non ebbi neanche il tempo di realizzare il tutto che mi colse alla sprovvista, ma di certo non mi dispiaceva. Justin mi piaceva, mi piaceva eccome, ma forse era troppo presto per rivelarglielo.

Certo tra noi c'è stata fin da subito una forte e intensa attrazione fisica, non lo metto in dubbio, ma ciò che guardo più di un ragazzo sono il suo cuore e il suo cervello.
A parer mio in ogni coppia che si rispetti ci deve essere sintonia e passione.

Un uomo, deve proteggere la propria donna, sempre.
A tutti quelli che dicono che le ragazze vogliono solo gioielli, scarpe e soldi, dico di tacere.
Non siamo tutte così, penso che una qualsiasi persone non si debba attaccare a dei beni materiali.. Il vero tesoro di ogni donna è il proprio uomo.
Quell'uomo che le protegga e che le corteggi anche quando già sa di averla.

Al cuore non si comanda, e lui, Justin, il mio cuore lo aveva già fatto impazzire abbastanza.

Quella serata fu davvero molto bella, volevo fermare il tempo..volevo non finisse mai.

Il sole era già scomparso da parecchio tempo, io ero molto stanca, si notava dal mio volto.
"Sei stanca?" Mi domando?
"Si, questi giorni sono stati parecchi intensi, ma non ti preoccupare."
"Vuoi che ti riporti a casa?"

"No no, tranquillo, non voglio rovinare la serata.
Mi piace stare in tua compagnia." Gli dissi
"Anche a me piace parecchio, se vuoi riposarti appoggiati pure e se hai freddo dimmelo."

"Va bene, grazie Justin." Gli sorrisi.
"Non devi ringraziarmi, è il minimo che io possa fare, ora riposati Astrid."

Così mi addormentai, ero davvero stremata, non avevo più forze.
Avevo tanti pensieri per la testa, avevo bisogno di staccare la spina per un po'.
Avrei dormito solo un oretta e poi mi sarei ripresa.

Ad un tratto mi svegliai, un baglio di luce calda mi illuminava il volto.
Ero in una camera da letto che non era la mia, in un letto matrimoniale, però accanto a me non c'era nessuno.

Come ci sono arrivata qui?
Che ore sono? E i miei genitori, che staranno pensando?

Brilleremo come stelle sopra questo mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora