Proposta

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<Eh no, eh!>

Tony Stark parve congelarsi a quell'esclamazione. La parola "no" gli rimbombò nella testa, scioccandolo ogni volta di più. No? Era convinto che Steve lo amasse... Cosa era successo? Non era pronto? Forse non provava le stesse cose...

Ma quando Steve Rogers si alzò, il suo volto mostrava incredulità e... divertimento? Tony avrebbe potuto giurarlo. Conosceva bene quello sguardo. Nonostante ciò, i suoi occhi si fecero lucidi.

<Tony... Non ci posso credere> sospirò Steve. <Non mi fraintendere> aggiunse <quello che sto provando per via della tua proposta è indescrivibile. Come ciò che provo per te, del resto> affermò, con lo sguardo che si addolciva. <Però, a essere sincero, sono anche irritato.> 

Tony pensò stare per avere un infarto. Si decideva a parlare chiaro o no?

<Io ti amo, Tony. Sono innamorato di te, della tua lingua tagliente, del tuo attaccamento al lavoro, dei tuoi ideali, della tua lealtà, intelligenza, conoscenza. Della tua forza, ma anche delle tue debolezze. Amo quando pensi ad alta voce, borbottando termini che non capisco, quando aggrotti le sopracciglia mentre pensi, quando fai avanti e indietro per la stanza cercando la soluzione ad un problema. Amo il fatto che non ti arrendi davanti ad un fallimento, che insegui le tue passioni. Amo i tuoi occhi vivaci, i tuoi capelli folti. Anche quelli grigi, che probabilmente sono dovuti a tutto lo stress a cui ti sottoponi. Amo le tue mani e la tua barba geometrica che, devo ammetterlo, ti si addice. Amavo la luce del reattore Ark che brillava nel tuo petto, ma amo ancora di più l'oscurità che c'è ora, perchè so che vuol dire che stai bene.>
<Sono innamorato di te, Tony Stark, e per questo mi hai sorpreso e irritato, quando mi hai fatto la proposta> si inginocchiò, tirando fuori una scatolina, molto simile a quella di Tony, dalla tasca, e la aprì. Conteneva un anello. <Perchè volevo essere io a fartela.>

<Anthony Edward Stark, vuoi sposarmi?>

Tony era, se possibile, ancora più scioccato di prima. Quando il suo cervello realizzò appieno ciò che stava succedendo, l'uomo scoppiò a ridere tra le lacrime, che ormai sgorgavano copiose. Anche Steve si mise a ridere.

<Dio, Steven... Certo> sussurrò, buttandogli le braccia al collo. Rimasero così finchè Steve disse, piano, con la bocca appoggiata al suo orecchio <Anch'io voglio sposarti, Tony> provocando altre risate da parte di entrambi. Quando si staccarono si scambiarono a vicenda gli anelli, promessa e anticipazione del gesto più ufficiale che avrebbero fatto di lì a qualche tempo. 

Poi si guardarono negli occhi. Steve passò una mano sulle guance del suo fidanzato, asciugandogli le lacrime rimaste. Poi gli sussurrò: <Steven? Mmm, mi piace, potrei abituarmici...> e, prima che l'altro potesse replicare, lo baciò.


***


La mattina dopo, Steve trovò Tony già alzato. Gli si avvicinò di soppiatto mentre l'altro era ai fornelli, con l'intenzione di sorprenderlo, ma quando era ormai ad un passo da lui, Tony parlò, con un sorriso sulle labbra che Steve non poteva vedere: <Guarda che so che sei lì.>

Steve sorrise, leggermente sorpreso; lo abbracciò da dietro, ogni speranza di prenderlo di sorpresa ormai sfumata, e lo baciò sulla guancia. <Come facevi a saperlo? Sei proprio un genio.> affermò. 

Tony rise. <L'ho sempre detto. Ma ho anche chiesto a JARVIS di avvisarmi quando ti saresti alzato> si girò a guardare Steve e aggiunse <volevo prepararti la colazione calda.>

Steve sorrise di nuovo, baciandolo nuovamente e commentando <Tu mi vizi.> In risposta ricevette solo l'ordine divertito di sedersi e aspettare. 

Intanto, Tony ripensò al sogno di quella notte. Non era stato un incubo, anzi, tuttavia non era più riuscito a riprendere sonno dopo.
Si trattava della parte finale del suo incubo. La parte in cui Steve, nell'Aldilà, lo perdonava.

Una frase gli risuonò nella mente: <Steven? Mmm, mi piace, potrei abituarmici...>

La sera prima aveva avuto l'impressione di averla già sentita. Ora aveva ottenuto la sua risposta.

Era pronto ad iniziare una nuova vita con Steve, la sua possibilità di fare le cose nel modo giusto.

SI girò verso il suo fidanzato, che lo guardava, visibilmente felice. <Pancakes?>




THE END

Nightmares of a Great HeroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora