Capitolo 4

35 1 0
                                    

Mentre il treno si ferma entrando in stazione veniamo accolti da una folla urlante che ci indica con il dito e ride.
-Sono grotteschi- Dice Cato e mi fa sobbalzare perché ero immersa nei miei pensieri riguardo al fatto di pensare alla mia sopravvivenza.
-Non lo pensi anche tu?- mi chiede.
Alzo gli occhi. Cato mi fissa e ho l' idea che lo faccia già da un po.
-Sì. ..- rispondo distrattamente perché sono stata catturata dai suoi occhi azzurri puntati insistentemente nei miei. Distolgo lo sguardo. Quando pochi minuti dopo rialzo la testa, Cato ancora mi fissa.
-Dovresti smetterla di fissarmi- dico un po infastidita.
-Scusa...È che sei più carina quando non sai di essere osservata.
Perché lo ha detto? E a me importa qualcosa? Abbasso la testa appena in tempo da non permettergli di vedere il rossore comparso sulle mie guance.
I nostri mentori si sono volatilizzati. Rimane solo Amy che però è distratta dallo spettacolo fuori dal finestrino come se non avesse mai visto la capitale.
Il treno si ferma e proprio in quel momento i nostri mentori ricompaiono.
-Su, è ora di andare- dicono in coro. Come se stessero parlando a dei bambini.
Scendiamo dal treno in mezzo alla folla urlante. Ci aspetta una macchina di lusso che ci porta in pochi minuti al Centro Immagine, dove incontreremo i nostri preparatori che ci faranno belli per gli Hunger Games

Cato e Clove: Gli Hunger Games come non li avreste mai immaginatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora