Capitolo 5

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La donna che mi fece cambiare per il resto della mia vita. Mia mamma. La scena di quell'incidente e del corpo senza vita di mia mamma mi rimbombava in testa. Mi svegliai di sopprassalto in preda al pianto. Io e la mia mamma avevamo avuto un incidente quando io avevo solo 10 anni. Lei morì sul colpo e io rimasi in coma per 3 mesi. Dal giorno che mi sono svegliata sono cambiata completamente. Quel sogno lo facevo quando avevo una delusione. Sempre lo stesso sogno. Vedere la mia mamma sull'asfalto senza vita mi distruggeva.

Mi guardai attorno e notai che Grace non c'era, e manco Harry. "Saranno usciti"pensai. Mi alzai mi misi una tuta, una felpa semplice, delle scarpe da tennis e uscii nel corridoio. In lontananza vidi Grace e Harry che ridevano camminando. Decisi di prendere l'altro corridoio per evitare di incontrarli. Camminavo a testa bassa, come di mio solito, ripensando a quell'incidente. La catastrofe. I miei pensieri furono interrotti quando mi schiantai con qualcuno. Alzai lo sguardo e incrociai delle iridi color ghiaccio. Arrossi violentemente quando mi resi conto che erano di Louis. "Ehm..scusa"dissi in un bisbiglio "ero distratta"continuai. Sentii una risata provenire dalle sue labbra. "Tranquilla"rise "anche io ero distratto"continuò. Non lo guardai e feci per andarmene prima di essere bloccata da una sua mano. "Perche stai sempre a testa bassa?"mi chiese Louis. Io non risposi. Rimasi a testa bassa.

Grace pov's

Camminavo con Harry affianco per i corridoi dirigendoci verso camera mia, quando vidi Rachele che uscii dalla camera e prese l'altro corridio. Presi le chiavi della camera e le inserii nella serrattura. "Ciao Harry"sorrisi un po timida. "Ciao piccola"sorrise lui a sua volta e mj lasciò un bacio sull'angolo della bocca. Dei brividi percorsero tutta la mia schiena e un lieve rossore si depositò sulle mie guancie. Abbassai la testa ed entrai in camera. Mi tolsi le scarpe e mi cambiai mettendomi piu comoda. Ancora Rachele non era tornata. Mancava da un ora in camera. Non era da lei. Mi misi le scarpe ed uscii a cercarcarla. Passai davanti alla porta di emergenza e la vidi fuori, sotto la pioggia, seduta su un muro a testa bassa. Mi misi il cappuccio della felpa ed uscii. "Che ci fai fuori?"le chiesi "piove rischi di ammalarti"continuai. Notò che stava piangendo. Non rispose. Mi sedetti affianco a lei. "Che hai? Perche piangi?"chiesi. Continuò a non rispondere. Sospirai. Lei scese dal muretto ed entrò dentro dirigendosi verso la camera. La seguì. "Cazzo e se ha sentito la conversazione con me ed Elisabeth?"pensai. "Merda"imprecai. Rachele entrò in camera ed io entrai a suo seguito. "Comunque tu ed Elisabeth sapete fingere bene eh"disse lei. "Cazzo"pensai. "Cioe? di che parli?"le chiesi "Come se non lo sai. Vi ho sentito parlare"disse in un.sospiro di delusione. "Bhe..Rachele.."dissi "è stata una sua idea"continuai "allora se ti dice di buttarti da un ponte ti butti?"disse cambiando atteggiamento. Il suo improvviso camvio mi stupì. Non risposi e rimasi a fissarla stupita.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 31, 2014 ⏰

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