Passa il tempo, Sarah non saprebbe dire quanto, potrebbero essere passate poche ore o alcuni giorni, ma lei non ne ha idea, si guarda il polso sinistro e si accorge di non avere più l'orologio, nella stanza non ci sono finestre ma solo una porta blindata di fronte a lei. Prova a pensare alla sera del rapimento e si chiede "Cos'è accaduto?". Potrebbero essere passati anni, secoli, eppure fino ad un secondo fa era libera. Ad un certo punto la porta si apre ed entra una signora abbastanza giovane, potrebbe avere una quindicina di anni in meno di lei, di bell'aspetto, alta, con i capelli raccolti in una coda di cavallo, indossa un camice bianco aperto e da sotto un vestito color mattone e un paio di tacchi a spillo neri, porta un paio di occhiali dalla montatura dorata che le danno una certa aria da professionista.
"Buonasera signora Jones, sono la dottoressa Vivien McRyan, come si sente?" dice, con tono rassicurante, Sarah è sconvolta, si guarda intorno spiazzata con gli occhi spalancati e chiede balbettando "D-d-dove m-m-mi t-tro-vo?". La dottoressa la rassicura "Non si agiti, non c'è nessuna ragione per cui dovrebbe farlo. Piuttosto, è da un po' che non mangia, dev'essere affamata, non è vero signora Jones? Torno subito, a stomaco pieno si ragiona meglio!". E la dottoressa McRyan si dirige verso la porta blindata, la apre, esce e la richiude. Dopo una decina di minuti eccola rientrare con una scatoletta simile a quelle di tonno sulla quale, però, non è presente alcuna etichetta. Porge la scatoletta alla signora Jones "Ecco a lei signora Jones" dice con un sorriso fin troppo rassicurante. "Cos'è?" le chiede Sarah. "Oh, si tratta di un cibo estremamente proteico, inoltre è una vera delizia e previene l'invecchiamento della pelle, io ne mangio tutti i giorni, è carne...carne umana"
