Compagnia influente

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La prima volta che Tony trafisse il petto di una persona con una arma letale,non lo fece senza una ragione.Quelli a seguire,erano dovuti al fatto che Tony provava PIACERE nell'uccidere,e il piacere,era proprio quello che nella sua infanzia era mancato..
Ma il primo,era l'esplodere di mille emozioni ed esperienze che si erano accumulate dentro il suo corpo:dolore,rabbia,delusione,paura ma anche una piccolissima speranza che tutto si risolvesse..

Tony Mcburny,nasce da una una famiglia abbastanza normale,padre operaio e madre casalinga.Stefany,la madre,non sopportava il restare chiusa dentro casa con il solo scopo di badare ad un neonato e ad un  adolescente,ovvero il fratello maggiore di Tony.Stefany,al compiere dei nove mesi di Tony,cominciò a bere ed a fare utilizzo di droghe.I due piccoli Mcburny subivano le conseguenze:maltrattamenti,violenza psicologica,avvolte lei li ignorava.Il marito sembrava passarci sopra..
Per il figlio maggiore,la tortura durò molto meno,perché a diciotto anni,se ne andò di casa e si trasferì in Europa,in Germania.E Tony restò solo,con una madre ormai totalmente tossica e un padre sempre assente per il lavoro,che cercava sempre di mettere una pietra sopra ai comportamenti della moglie.
Tony,per quanto riguarda la scuola,era un piccolissimo insettino,schiacciato da ogni sua crudeltà.In prima media,era semplicemente ignorato,era comunque una forma di bullismo,ma almeno non aveva nessuna costola rotta.
In seconda media,quando si venne a sapere che sua madre era una tossicodipendente,iniziarono le prese in giro,con scritte sul suo banco,messaggi di carta lanciati dal fondo della classe e poi,il colpo più duro di tutto l'anno:sul muro di entrata,venne inciso un enorme murales,ritraente una donna con chiari segni di utilizzo di droghe.Intorno alla donna,scrissero frasi volgarissime,insulti e addirittura qualche minaccia.
Tony rimase profondamente colpito da quel episodio,più di quanto si aspettasse dopo tutte le altre scritte a lui indirizzate.Non andò a scuola per una settimana:passeggiava per il parco abbandonato vicino a casa sua e controllava ogni mattina,(coperto dal cappuccio della giacca),se avessero rimosso il "dipinto".

Durante l'estate prima della terza media di Tony,Stefany se ne andò di casa,divorziando da suo marito (per ragioni che tutti conosciamo).Il padre di Tony,quindi,si trovò una nuova ragazza con un figlio  di 4 anni più grande di Tony.La ragazza si chiamava Liv e il figlio Tom.I due si trasferirono,a un mese dalla formazione della nuova coppia,a casa Mcburny.La situazione era tranquilla:il padre di Tony e Liv erano molto affiatati e Tom legò subito con Tony.Tuttavia,a Tony mancava qualcosa,forse la mamma,oppure suo fratello...o forse era preoccupato per il nuovo anno scolastico che avrebbe affrontato a breve.Si,sapeva che durante la terza,la sua vita sarebbe andata di male in peggio,forse,oltre alle offese,ci sarebbero state alzate di mani,gente che lo voleva picchiare...

Liv era una DONNA DELLA FINANZA,persona con un lavoro importante,che faceva viaggi lunghissimi.Avvolte duravano un mese,per questo doveva assumere una bambinaia per Tom,(quando era piccolo).

Il lavoro del padre di Tony,invece,negli ultimi tempi,non dava molti frutti,infatti,stava portando a casa pochissimi soldi.Liv,quindi,da brava MOGLIE,assunse il suo compagno come segretario.I due iniziarono a viaggiare,viaggiare e viaggiare.Tom e Tony si ritrovarono quindi costantemente soli.Liv comunque,si fidava a lasciarli a casa senza sorveglianza:Tom era un ragazzo normale e ormai grande,mentre Tony era TRASPARENTE..
Non avrebbero combinato grossi Casini.
Quando avevano "casa libera" Tony e Tom provavano un certo senso di libertà:potevano mangiare agli orari che volevano,potevano leggere indisturbati i cosiddetti 'Libri proibiti' che il padre di Tony conservava nella sua camera,potevano rimanere svegli fino a mezzanotte...E Tom,era libero di fare discorsi  assolutamente assurdi..
Tony scoprì,che dietro quel Tom educato e perbene,esisteva una entità dal animo vendicativo e soprattutto disturbato:parlava di quanto era ingiusto il mondo,che era comunque una cosa buona parlarne,ma ASSOLUTAMENTE non nel modo in cui ne parlava lui.Parlava inoltre in modo dispregiativo verso le donne,le offendeva,soprattutto quelle più giovani,accusandole di essere delle POCO DI BUONO e di non apprezzare il lavoro che gli uomini fanno  per loro.Tony avrebbe voluto fare i suoi interventi in proposito,affermando tutto il contrario di quello che Tom diceva...ma era troppo DEBOLE.Restava quindi li,seduto,costretto ad ascoltare ogni giorno i suoi discorsi malvagi,facendo finta di essere d'accordo.Dopo un po,però,le mille parole che Tom diceva si inchiodarono nella testa di Tony rimbombando come se fossero in una caverna,cominciò a ripeterle,a dargli motivazioni lecite e a giustificarle..
La terza iniziò,e già dal primo giorno di scuola,Tony era allerta come non mai:si aspettava un attacco,magari uno sgambetto,oppure una spinta che lo facesse cadere a terra.Non accadde subito,i suoi "nemici" aspettarono un po prima di rendere la vita di Tony un inferno,forse si stavano SCALDANDO.Durante il corso di tutto l'anno subì violenze,come sempre del resto..
È vero,Tom aveva brutti ragionamenti e pensieri,ma era l'unico di cui Tony si fidava:gli raccontava quello che gli succedeva ogni giorno,i calci,i pugni.Tom,in risposta,diceva sempre "Incazzati Tony",era un tipo che diceva spesso parole di questo genere.
<<Scusami,ma se andare in quella scuola ti causa così tanto dolore,perché continui ad andarci,a voler arrivare sempre puntuale e cose così?>>chiedeva sempre Tom.
<<Vedi,non è facile da spiegare,è una cosa stupida e..>>
<<E tu per una cosa stupida continui ad andare in quella scuola e avere tutti contro?>>
<<Si>>
<<Allora non è stupida>>
<<Già...forse io sono stupido>>
<<Cosa dici Tony?!>>.Questa era una loro classica "conversazione post rissa contro Tony Mcburny".

<<Dai Tony!Ieri hai preso un calcio nelle costole,ancora hai dolori e stai mettendo la giacca per tornare a scuola?>>
<<Si>>
<<Non ti capisco>>
<<Già.Ma io mi capisco.Per questo vado a scuola>>
<<Tony,noi ci conosciamo ormai da sette mesi,abbiamo legato tanto e ci piace confidarci a vicenda...ma ho il sospetto,che quello che mi racconti tu sia solo la punta del iceberg di quello che provi>>
<<Anche tu raccontavi solo la metà di quello che pensavi!Fino a poco fa ti credevo una persona apposto,che pensasse solo allo studio e agli amici.Adesso invece so  che sei razzista,direi che è una cosa molto importante da sapere su una persona>>
<<Stai mischiando due cose che non c'entrano nulla Tony:quelli che ho io sono IDEALI e tu sentimenti.Sono cose molto diverse direi>>
<<Ah ok perché giustamente l'odio verso gli altri è un ideale!>>
<<Stai evitando il discorso Tony>>
<<No,sto tirando fuori quello che ho dentro Tom!Come hai detto tu!Devo raccontati tutto quello che ho dentro?Ok ecco lo sto facendo:penso che odiare le persone solo per la loro provenienza,o colore di pelle,sia una cosa sbagliatissima!Tutto quello che tu mi dici penso sia sbagliatissimo!>>
<<Ah ok quindi è solo colpa mia se tu sei triste e depresso!Non sono assolutamente i pugni che ti tirano in faccia e che tu racconti a tuo padre come "Sbattere contro un palo">>
<<Basta Tom!Io non voglio litigare con te!Ho solo detto quello che pensavo,come volevi tu!>>
<<Ok,come vuoi!>>Fu una conversazione che segnò,la fine di una ALLEANZA,di una amicizia, e di una quasi fratellanza.Tony e Tom,adesso si vedevano in modi diversi:Tony vedeva Tom come un ragazzo che ormai aveva perso totalmente il senno,incoerente con quello che diceva;Tom invece vedeva Tony come lo ho sempre visto:uno "sfigatello",asociale,impaurito da tutti e da tutto.

Intanto,a scuola,gli attacchi contro Tony non davano cenno di fermarsi,ma solo di aumentare di danno.Eppure,Tony continuava ad andare in quella scuola.Perché?È la stessa domanda posta da Tom,ma senza avere risposta.
Tony vedeva la scuola come un posto dove perdere le energie,la speranza e anche parti del corpo,ma,in minima parte,anche il posto dove poteva vedere,secondo lui,"il Sole".
Il Sole,per Tony Mcburny,era Olivia Sing:non aveva nessun corso in comune con Tony,ma la vedeva a ricreazione,nel cortile,dove non doveva stare attento a nulla,se non gente che lo vuole menare e il viso di Olivia.
Olivia era alta,capelli castani chiaro,viso scolpito nei particolari,lentiggini che si intravedevano solo da vicino,per colpa,(o per fortuna),del suo carnato mulatto che la risaltava in tutta la sua bellezza.E poi la cosa che più aveva rapito Tony:i suoi occhi,occhi verdi,profondi come il mare,un mare dopo una tempesta.Potevi guardarli e capire che forse avevi trovato il paradiso,o almeno,per Tony era così.Poi la sua voce,quella voce splendida che Tony ogni volta captava tra mille altre senza errori:Il suo orecchio sembrava geneticamente programmato per sentire SOLAMENTE la voce di Olivia.Si,Olivia era il motivo per cui Tony continuava ad andare in contro alla "quasi morte" in quella scuola.Solo vederle il viso,questo lo mandava avanti...

Gli sarebbe piaciuto?Il piccolo e gracile Tony Mcburny sarebbe piaciuto all' "angelo sceso in terra"?Avrebbe apprezzato le cicatrici sotto gli occhi e i bernoccoli in mezzo alla testa?Voleva scoprirlo,forse era l'unica cosa che gli mancava,dopo,si sarebbe rifugiato nel piccolo parco vicino alla sua abitazione,lontano dalla gente che lo voleva menare,ma anche da Tom.

Chissà,magari un dono,o anche soltanto una piccola attenzione,sarebbe bastato per CATTURARE il cuore di un angelo.Per questo,Tony,cominciò a lavorare duramente,per guadagnare qualcosa e comprare un regalo speciale per lei...

Il resto lo conoscete già.

All'Est dell'isola di Pasqua Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora