PROLOGO.

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Erano circa le 3 del mattino quando sento il rumore di un vetro rotto e, per colpa del mio sonno leggero come una foglia in autunno, mi sveglio. Penso siano dei ladri dato che sento che stanno rovesciando metà del piano di sotto, cosi facendo molto silenzio, corro in camera dei miei genitori e li sveglio. Mio padre con la sua iperprotettività, sussurra piano con mia madre:<Amore tieni Roxy qui, attente però.> E scende le scale. Avevo ragione. Era un ladro. Urla a mio padre:<Sta lontano figlio di puttana!! Non avvicinarti o sparo!>. A quelle parole mi nascono dentro all'armadio, chiudendomi le orecchie con le mani, ma invano. Perché le sue urla le sento lo stesso:<Eh?! Hai capito? Stammi lontano!> poi sento mio padre, con voce meno forte, ma che sento lo stesso:<Cosa ti serve? Soldi?! Prenditeli. Poi vattene. Non faremo denuncia.> E subito, come risposta, sento urlare:<Non ti credo stronzo!!> Poi il vuoto. Uno sparo. Vuoto. Sento mia madre urlare, dire cose senza senso, la sento correre giù per le scale e urlare:<NOOOO!! Perché?? Perché proprio tu?! Amore mio...!!> A quelle parole capisco. Capisco tutto. Capisco che mio padre non c'è più, e nessuno potrà mai rimpiazzarlo.

Bad girl, bad love.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora